Andare al mare con le figlie, una volta, voleva dire secchiello, paletta e costumino. E adesso che sono cresciute? E’ tempo di affrontare nuove sfide, come la prima depilazione
Vi ricordate gli anni scorsi al mare, quando c’erano solo i giochi e il bagno con i braccioli? Poi, tutto a un tratto, la bambina che non vedeva l’ora di spogliarsi per entrare in acqua rimane in spiaggia vestita con jeans e maglietta sotto l’ombrellone.
Se le chiedi perché, ti guarda col muso lungo. E la sera rimbombano tra le pareti le sue lacrime e la sua amarezza. “Non ci vengo più in spiaggia! Resto a casa, ho i peli lunghi così”.
Ok. Arriviamo preparati. Pensiamo per tempo alla prima depilazione delle nostre (ex) bambine. I consigli ce li danno le estetiste professioniste della SEM, Scuola Estetica Moderna di Torino.
Depilazione o epilazione?
Per prima cosa è necessario distinguere tra epilazione e depilazione. L’epilazione è l’asportazione del pelo nella sua totalità (bulbo compreso). La depilazione è l’eliminazione della parte visibile del peso, al di sopra della pelle.
In generale i metodi epilatori non solo eliminano il pelo, ma ne rallentano e indeboliscono la crescita. Questo effetto non è possibile con i metodi depilatori.
Qualche esempio per chiarirci le idee? Tra i metodi depilatori si trovano le creme e il rasoio.
Come epilatori si parla di ceretta (di vario genere: classica, araba, brasiliana), le macchinette che strappano i peli, la pinzetta, la tecnica con filo, il laser o la luce pulsata.
L’età del primo strappo
Non esiste un’età ideale per la prima depilazione. L’esigenza nasce mediamente tra i 12 e i 14 anni: poche ragazze anticipano i tempi.
Visto che non è un trattamento così piacevole, sarebbe bene non iniziare troppo presto, sia per la maggiore sensibilità cutanea, sia per non anticipare troppo l’esperienza “traumatica”.
Parlando di età, va premesso che la crescita del pelo è regolata dal flusso ormonale, la cui azione può essere particolarmente attiva sugli “annessi cutanei” (peli, ma anche unghie e ghiandole sebacee).
L’adolescenza è un momento in cui l’equilibrio ormonale non è ancora pienamente raggiunto. La velocità di crescita dei peli, così la loro “robustezza”, aumenta e varia di mese in mese.
Anche la scoperta di sé, la nuova fisicità più femminile, muta velocemente e nelle ragazze può generare imbarazzo e disagio.
Così, se come genitori abbiamo sottovalutato quei quattro peletti, teniamo conto che il vissuto della nostra bambina può essere molto diverso da quello che noi percepiamo. Se vuole fare la prima depilazione, perché dire di no?
Una estetista professionale, prima di eseguire il trattamento, avrà l’accortezza di accertarsi che non ci siano eventuali controindicazioni.
Prima depilazione: i metodi più consigliati
Ai nostri tempi si diceva che usare il rasoio fa crescere i peli più robusti. Era una fake news: il rasoio non irrobustisce, i peli si possono tagliare col rasoio quante volte vogliamo. Se crescono più scuri e più folti, la “colpa” è degli ormoni.
Quindi: nessun problema a usare il rasoio: si va ad acquistarlo con la mamma tra quelli rosa e sicuri che si trovano al supermercato. Insieme, prendiamo anche un sapone schiumogeno e delicato e una buona crema emolliente da applicare dopo (va benissimo anche l’olio di mandorla).
Il rasoio è di gran lunga il metodo più indicato per le bambine. Altri metodi depilatori possono essere irritanti. Le creme, per esempio, utilizzano sostanze fortemente caustiche e alcaline che indeboliscono la struttura del pelo fino a disgregarlo. Non sono adatte alla pelle di una giovane in pieno sviluppo.
Cerette & co.
Chi si sente più coraggiosa, chi vuole un risultato più duraturo e chi non ha troppa pura del dolore, può optare per una ceretta. Invece della cera classica puntiamo sulla cera araba, tiepida perché non necessita di essere scaldata ad alte temperature e più adatta alle pelli delicate.
La cera araba ha una formulazione completamente naturale, priva di agenti irritanti e allergizzanti, di conservanti, coloranti e resine sintetiche. Lo strappo viene eseguito rispettando la direzione di crescita del pelo, pertanto è meno traumatico e più efficace, minimizzando anche la crescita di peli sottopelle e la comparsa di follicoliti. Unica precauzione, i peli non devono essere eccessivamente lunghi.
Per zone piccole e particolarmente delicate , come area “baffetti”, sopracciglia, viso, è consigliabile l’epilazione con filo. Anche questa tecnica proveniente dalla cultura mediorientale e prevede l’utilizzo di un filo di cotone (o seta) manipolato dall’estetista in modo da agganciare ed estirpare il pelo senza traumi.
L’epilatore elettrico
In vendita a prezzi che vanno dai 30 ai 200 euro, le macchinette per la rimozione dei peli sono semplici pinzette elettriche che catturano anche i piccoli peli e li strappano via via.
I modelli più nuovi possono essere utilizzati sotto la doccia e questo riduce il fastidio (che può essere paragonato a tante leggere punture di spillo). La procedura richiede lo stesso tempo della ceretta e si gestisce da sole, in casa, senza appuntamenti dall’estetista e anche a piccole dosi: un giorno via un pelo di qua, un giorno via un pelo di là.
Ottimi sulle gambe, gli epilatori elettrici sono più complicati da usare sotto le ascelle e nella zona inguine, dove “strappando male” ci si può far male. I peli, inoltre, devono essere tassativamente corti.
Un epilatore elettrico di buonissima qualità è un regalo che una mamma affettuosa può fare alla propria figlia (anche perché in genere l’epilatore dura una vita).
Depilazione definitiva: come e quando
Le ragazze di 15 anni o più, potrebbero utilizzare metodi di epilazione gradualmente definitivi come la luce pulsata o il laser.
Queste apparecchiature sfruttano l’emissione di energia luminosa a lunghezze d’onda precise e a intensità controllate per penetrare la cute e bruciare il pelo. È una tecnologia che funziona solo sui peli scuri (cromia del pelo) fino alla radice.
Il bulbo pilifero viene gradatamente atrofizzato fino alla graduale e completa scomparsa.
Laser e luce pulsata sono le due tecnologie più efficaci e avanzate, ma comportano un certo investimento economico e vanno programmate con mesi di anticipo.
Sempre e comunque professionalità
È molto importante rivolgersi a una figura professionale di riferimento, un’estetista qualificata o un centro estetico specializzato.
Solo così si potrà avere garanzia di un servizio professionale, eseguito con perizia, attraverso l’uso di prodotti e apparecchiature certificate.
Prima di qualunque tipo di trattamento, la professionista dovrà valutare il singolo caso in base all’integrità della cute (nessun tipo di lesione o infiammazione presente), all’assenza di patologie o all’assunzione di farmaci che potrebbero fornire controindicazione al trattamento. Da valutare anche le aree di distribuzione e colore dei peli, la cromia e la sensibilità cutanea. E soprattutto l’obiettivo da raggiungere.