Sappiamo valutare quali sono i reali pericoli per la salute del nostro bambino? Ecco a cosa dobbiamo stare attenti
La buona notizia è che in Italia la mortalità dei bambini sotto i 5 anni è tra le più basse al mondo. La cattiva notizia è che i bambini corrono ancora molti pericoli. Per quanto sia spaventoso, conoscere i rischi aiuta a salvaguardare la vita e il benessere dei nostri figli. A cosa dobbiamo stare attenti noi genitori?
Traumi e avvelenamenti
Gli incidenti domestici sono più frequenti di quel che si possa pensare: ogni anno colpiscono 600.000 bambini di età compresa tra 1 e 5 anni. Gli incidenti avvengono quando meno ce lo aspettiamo, anche perché i bambini di quell’età imparano velocemente a fare cose che prima non riuscivano a fare.
La maggior parte degli incidenti domestici sono prevedibili e, soprattutto, prevenibili. Nella top-ten delle sfortune ci sono i traumi e l’assunzione di sostanze nocive, cioè gli avvelenamenti. Il luogo in cui avvengono gli incidenti è soprattutto la cucina, seguita da salone, camera da letto e giardino. Il trauma più frequente è la caduta, seguita da schiacciamento, ferite e lesioni provocate dagli animali.
Intervenire nell’ambiente domestico, alla nascita di un figlio, è importantissimo. Tassellate i mobili, mettete i cancelletti alle scale, controllate l’impianto elettrico, prestate attenzione mentre cucinate, posizionate la sdraietta dove è sicura, non lasciate mai i bambini da soli sul fasciatoio, conservate detersivi e alcoolici fuori dalla portata di possibile manine curiose e acquistate solo giocattoli sicuri.
Annegamento
Le principali vittime sono i bambini con meno di 14 anni, soprattutto maschi. Che sia vasca da bagno, piscina o mare, il tempo che passa tra quando un bambino comincia ad avere difficoltà e quello in cui sparisce sott’acqua è velocissimo: 20 secondi.
Basta dunque un attimo per non vederlo più. Come evitare? Mai lasciare soli i bambini durante il bagnetto, tenerli sott’occhio al mare e in piscina (braccioli e salvagenti non sono sostituti dei genitori). Scegliere luoghi dove fare il bagno con fondali poco profondi, senza buche e senza correnti. E, naturalmente, imparare a nuotare prima possibile.
Malattie infettive
Nel mondo il 30% della mortalità infantile è legata alle malattie infettive. Non è così in Italia, dove il tasso è inferiore a quello medio europeo e a quello degli Stati Uniti.
L’ampio programma di vaccinazioni, attivo da circa 60 anni, ha ridotto enormemente i rischi, tuttavia oggi si continua a morire per alcune patologie infettive come la pertosse, la varicella e la meningite. Chi scrive ha un passato no-vax, ma alla luce di tutto quello che ha letto e scritto negli anni, è giunta alla conclusione che vaccinarsi è meglio.
7 cose da fare per evitare i pericoli a casa
1) Assicura tovaglie e cavi: i bambini che tirano una tovaglia possono ferirsi con tutto ciò che cade loro addosso, comprese pentole o bevande calde che possono provocare ustioni. Lo stesso vale per i cavi, da quello del bollitore dell’acqua a quello del ferro da stiro.
2) Chiudi a chiave in un armadio medicinali, detergenti e solventi, compreso lo smalto per le unghie. Il bambino è curioso e va ora alla scoperta del mondo con tutti i sensi, anche con la bocca.
3) Metti via perle, batterie a bottone, noci e monete: non potranno essere ingerite dal bambino.
4) Nascondi tutto ciò che è affilato o appuntito: forbici, coltelli, lamette da barba o limette.
5) Controlla le piante d’appartamento ed evita di comprare oleandro, siepi di bosso, la bella brugmansia dai grandi fiori, i bulbi di colchici, mughetto e digitale.
6) Non lasciare mai solo il bambino nella vasca da bagno o in piscina.
7) Stacca sempre la corrente dagli apparecchi elettrici del bagno: se un asciugacapelli o un rasoio elettrico cadono in acqua possono provocare una scossa letale.