Evviva il passaggio dal dente provvisorio a quello definitivo! Viviamolo il momento in cui cadono i denti da latte in modo sereno, in compagnia della fata, del topolino e persino di Santa Apollonia
Avete festeggiato di più la comparsa dei primi dentini oppure la caduta dei denti da latte?
Entrambe le fasi sono importanti riti di passaggio che indicano la crescita dei nostri bambini.
Conoscere le fasi di sviluppo della dentizione è utile per interpretarne le manifestazioni e monitorare eventuali anomalie.
Quando si formano i denti da latte?
Sia la dentizione dei neonati che la caduta dei denti da latte sono momenti delicati per i bambini.
I denti da latte si formano nell’utero materno, intorno alla settima settimana di gravidanza. La loro comparsa avviene in genere tra i 5 e i 12 mesi. La dentizione completa si ha intorno ai 2 – 3 anni. Da quando spuntano è importante, come sappiamo, occuparsi della loro cura anche attraverso una corretta igiene orale.
I denti da latte, detti anche decidui, sono in totale 20, di cui 4 incisivi, 2 canini e 4 molari per ogni arcata.
Sia la fase di dentizione sia quella di permuta sono soggettive. I denti da lattecrescono e cadono in periodi che possono variare per ogni bambino, ma sono, in ogni caso, temporanei.
Quando si formano i denti da latte?
Non c’è una risposta univoca alla domanda: “Quando cadono i denti da latte?”. E’ un processo fisiologico e naturale che avviene per permettere la comparsa dei denti permanenti.
Intorno ai 6 anni i bambini cominciano a perdere i primi dentini in modo spontaneo e, di solito, indolore.
Per alcuni la caduta è anticipata ai 5 anni, mentre altri si avvicinano più ai 7 anni. I tempi dipendono da bambino a bambino e non sono legati ai periodi di eruzione. Questo significa che un neonato che ha avuto una dentizione precoce (intorno ai 4 – 5 mesi) non è necessariamente destinato a perdere i denti presto.
In linea generale, la caduta dei denti avviene prima che il bambino compia i 9 anni di età e si conclude verso gli 11 – 12 anni.
Segnali di prossima caduta dei denti da latte
Una delle manifestazioni che indica il normale progredire della dentizione e anticipa l’avvicinarsi della caduta dei denti è la comparsa dei primi molari permanenti. Questi dentoni vanno a occupare un posto libero in fondo alla bocca.
I primi molari arrivano intorno ai 6 anni. In genere spuntano prima in basso e poi in alto. La comparsa si manifesta di solito prima nelle bambine e poi nei maschietti. L’eruzione è caratterizzata dalle manifestazioni tipiche che ricordiamo nei neonati, per esempio la salivazione intensa.
Oltre alla comparsa dei molari, un segnale che può indicarci la perdita prossima dei denti da latte è una piccola alterazione della temperatura corporea.
È possibile che, a seguito della caduta dei denti da latte e della relativa crescita del dente permanente, al bimbo venga un po’ di febbre. Non sempre, però. In generale la caduta non comporta né particolare dolore né l’insorgere di patologie dentali. Nel caso in cui il bambino abbia la febbre, è preferibile consultare il medico.
Quando cadono i denti da latte: istruzioni per l’uso
Il processo che porta alla caduta dei denti da latte comincia con il riassorbimento graduale delle loro radici e, in molti casi, con lo spuntare del dente definitivo.
L’ordine di caduta vede la perdita degli incisivi centrali inferiori, seguiti da quelli superiori. Poi è il turno degli incisivi laterali, dei molari da latte e dai canini superiori e poi inferiori.
Quando un dentino dondola, spesso i bambini se la cavano da soli. Il dondolio può diventare talmente veloce da determinare una caduta spontanea magari dietro la spinta della lingua. Oppure sono i bambini stessi a decidere di togliersi il dente.
Se viene richiesto il supporto di un genitore, possiamo intervenire afferrando il dente con una garzina. Dovremo tirarlo ruotandolo leggermente e, nel giro di qualche secondo, il gioco è fatto!
I tempi del processo di caduta di un dente da latte sono variabili in relazione al tipo di dente. Gli incisivi di solito fanno molto in fretta perché hanno radici molto corte. I molari da latte, invece, possono metterci qualche mese prima di essere pronti a cadere del tutto.
Attenzione ai denti storti
Se un dente dondola ma non si stacca, nonostante qualche aiutino manuale, è bene consultare un dentista pediatrico. Il medico, a seconda delle situazioni specifiche ci consiglierà di aspettare ancora un po’, oppure toglierà lui stesso il dentino.
Se un dente dondolante rimane per troppo tempo attaccato il rischio è che possa interferire con l’eruzione del dente permanente sottostante. Questo potrebbe prendere strade alternative venendo su storto. E quando i denti o il palato hanno problemi può essere necessario purtroppo l’apparecchio ai denti.
Dentizione permanente
Alcuni denti possono avere radici particolarmente resistenti, oppure ci possono essere sintomi un po’ anomali che è bene monitorare. Nei casi in cui abbiamo dubbi sullo sviluppo fisiologico della dentizione è bene consultare il pediatra.
Per avere un’idea di massima della tempistica può essere utile conoscere il calendario della dentizione bambini.
I primi molari spuntano a 6-7 anni, gli incisivi laterali a 7-9 anni. I primi molari da latte vengono sostituiti dai primi premolari verso gli 8-10 anni. A 9-11 anni i canini da latte vengono sostituiti dai nuovi canini.
Verso i 10-12 anni cadono i secondi molari da latte e nascono i secondi premolari.
I secondi molari spuntano tra gli 11-13 anni. L’ultima fase è la nascita dei denti del giudizio, o terzi molari che avviene dai 17 ai 30 anni.
Arriva la fatina o il topolino quando cadono i denti da latte?
Per aiutare i bambini ad affrontare in modo sereno la perdita dei denti da latte esistono diverse storie e tradizioni.
Tra le più famose c’è quella della Fatina dei denti, che deriva dal folklore popolare occidentale. Una delle prime elaborazione di questo mito risale a un racconto francese del 1600, nel quale una fata aiuta una regina e fa perdere tutti i denti all’avversario cattivo.
La Fata dei denti è la protagonista delle storie di molti paesi. È particolarmente conosciuta ed amata soprattutto nel mondo anglosassone, dove vengono venduti gadget decisamente fantasiosi per inscenare il suo arrivo e conservare il dentino caduto.
In Italia, oltre alla Fatina è diffusa anche la tradizione del Topolino dei denti. Si tratta di una variante della tradizione che deriva da una leggenda di origine spagnola. In questo caso era un topolino a portare regali al re in cambio di denti.
Fatina o Topolino, dopo la caduta del dentino da latte, bisogna invitare i bambini a nasconderlo sotto il cuscino e aspettare la mattina per ricevere un regalo. Il regalo classico è un soldino: una monetina bella luccicante o, se il topolino è veramente molto generoso, un soldino di carta. Attenti: il rischio di andare a dormire e dimenticarsi che “il topolino siamo noi” è alto! Nel caso, si rimedia la mattina frugando bene nel letto, ovviamente dopo aver nascosto una monetina tra le dita.
In campagna, anticament, si usava nascondere il dente in un buco nel muro o sotto una gamba del tavolo in cucina. Oggi si vendono scatoline porta-denti che permettono ai genitori di conservarli tutti insieme.
Un’ultima curiosità: sapete chi è la protettrice dei dentini? Santa Apollonia, che protegge anche i dentisti. In alcune regioni italiane è lei a portare un piccolo dono per il dente caduto.
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