Uno dei trucchi più classici dell’essere genitori non è ormai più un segreto da tempo: se il bambino non dorme (e piange) la ricetta vincente è portarlo a fare un giro in macchina. Poi dipende da pargolo a pargolo, ma in generale pochi isolati sono sufficienti a farlo crollare nel sonno più profondo. C’è un però, come in tutte le cose: appena la macchina spegne il motore, parcheggiata sotto casa, il bambino riapre gli occhi e riprende a piangere. Fine della magia. E addio sogni (e sonni) ristoratori per mamma e papà.
E’ proprio in quest’ultimo miglio che Renault e Chicco hanno deciso di unire le forze, proponendo una soluzione che potrebbe essere – a suo modo – rivoluzionaria. Quella che è stata ribattezzata come “Dream cradle”, ovvero la culla dei sogni, è infatti la trasposizione “a secco” del movimento conciliante delle vetture a 4 ruote: lievi oscillazioni, spostamenti lenti, ma costanti. Ciò che serve per far cadere il piccolo tra le braccia di Morfeo. Il tutto, però, senza nemmeno accendere i fari dell’auto: basta infatti una piattaforma utilizzabile anche in salotto (o direttamente nella cameretta) per far sì che il miracolo si compia senza uscire di casa. E non solo: movimento, oscillazione e tempi di azione possono essere regolati anche a distanza, utilizzando una comune app da smartphone.
Quella presentata a Roma in occasione della sfida di rugby proprio tra Italia e Francia, valevole per il Sei Nazioni 2017, è un’innovazione che Chicco e Renault (da poco partner proprio della federazione della palla ovale) devono ancora rifinire nel dettaglio. Per ora si tratta di un prototipo, ma la sua messa in commercio è fissata per la seconda metà del 2017. Al massimo, per l’inizio del 2018.
A far gli onori di casa, Carlo Checchinato, ex colonna della nazionale azzurra di rugby e oggi con incarichi dirigenziali in FIR: “Ci sono valori condivisi, tra il nostro sport e gli sponsor che ci accompagnano. Tra questi, anche la difesa di quella che è la parte più importante della nostra società. I bambini“.
“Accanto alla passione per lo sport – gli ha fatto eco Francesco Fontana Giusti, direttore immagine e comunicazione per Renault Italia – noi puntiamo a facilitare la vita quotidiana delle persone, ricorrendo sempre più spesso alla tecnologia. A bordo auto, ma non solo“. “Lo stratagemma del giro in auto come ninna nanna – ha aggiunto – è noto da generazioni. Per noi le famiglie sono importantissime e vogliamo proporre una soluzione pratica, sicura e innovativa. Un prodotto mai realizzato fino ad ora”.
“Per quanto riguarda il prototipo – ha concluso Marco Schiavon, Country manager di Chicco Italia, Spagna e Portogallo e con un passato da rugbista a buoni livelli fino alla soglia della maggiore età – sfrutteremo i prossimi mesi per rifinire il tutto, ma l’obiettivo è renderlo compatibile con qualunque tipo di culla “da trio” di nostra produzione. Il costo si aggirerà sui 100 euro, solo per la base che crea il movimento. E sarà inserito all’interno dei normali canali di vendita”.
A fare da testimonial (anche nello spot che presto sarà in rotazione sui media) l’azzurro George Fabio Biagi, seconda linea delle Zebre e della Nazionale, ma soprattutto neo papà della piccola Anna Sole (e una fresca laurea in Bocconi). “Quando ero più giovane vedevo i compagni di squadra più vecchi che avevano figli e che avevano problemi di sonno. Ora li capisco perfettamente”. Ma a volte basta un vecchio trucco, per andare a meta.
[Massimiliano Sciullo]