Allattare fa male alla mamma?

da | 20 Ott, 2017 | Salute e Benessere

Il dolore nell’allattamento esiste ed è il grande “non detto” della maternità, qualcosa a cui non si è preparate fino a quando non lo si incontra. E’ un dolore che disorienta e spaventa molte neomamme, soprattutto nel delicato momento del post-partum.

A volte il dolore può essere così forte da compromettere la buona riuscita dell’allattamento.

Allattare è un gesto naturale, di grande intesa tra mamma e bambino. Un gesto comodo, perché permette di avere sempre pronto il miglior cibo per il nostro bebé. Ma non deve trasformarsi in una imposizioni o in una schiavitù.

Per questo motivo è bene conoscere subito le cause del dolore in allattamento e sapere come intervenire alla primissima comparsa sintomi. 

Ragadi e dolore ai capezzoli

Il dolore ai capezzoli è uno dei problemi più comuni delle mamme ai primi giorni di allattamento. La comparsa di ragadi (screpolature e lesioni) sul capezzolo è la principale causa di abbandono dell’allattamento.

Se è normale che la pelle sia inizialmente irritata, quando il dolore si fa acuto è necessario cambiare qualcosa. L’unica reale soluzione al problema è correggere la posizione del bambino quando ciuccia, verificando anche la posizione del labbro inferiore e della lingua.

Ci sono alcune creme naturali emollienti, come la tintura madre di calendula, lenitiva e cicatrizzante (verificate sempre che la crema possa essere lavata via prima della poppata), anche se è il proprio latte il rimedio più adeguato a favorire la cicatrizzazione con azione antibatterica.

Ottima soluzione è anche lavare sempre il capezzolo e lasciare il seno scoperto il più possibile. Un altro rimedio naturale molto utilizzato sono i paracapezzoli d’argento, elemento che svolge un ruolo cicatrizzante e antibatterico, oppure in silicone.

Ingorgo e mastite

Le ragadi possono portare a ulteriori complicazioni, quali l’ingorgo e la mastite. Infatti, se a causa del dolore si tende ad allungare la pausa tra una poppata e l’altra o a ridurre la durata dei pasti del bebè il seno, che non viene drenato adeguatamente, può ingorgarsi (seno duro, gonfio e caldo).

Il ristagno di latte favorisce la proliferazione di germi e aumenta il rischio di una infezione batterica, quindi di una mastite (seno duro e arrossato, febbre). In questi casi è utile fare impacchi caldi sul seno appena prima della poppata (un pannolino del bambino impregnato di acqua calda è molto pratico) per aiutare il flusso del latte; fare impacchi freddi fra le poppate, per ridurre il gonfiore e l’infiammazione; massaggiare delicatamente il seno con movimenti circolari, procedendo a spirale dall’attaccatura verso il capezzolo per favorire la fuoriuscita del latte e rilassare. i tessuti

Il cavolo miracoloso contro il dolore nell’allattamento

È stato dimostrato che le foglie di cavolo sono molto efficaci in caso di ingorgo. Il cavolo è ricco di zolfo e di lipidi e l’olio delle foglie di braxicina, nota per le sue proprietà antifiammatorie e dermotrofiche.

Le foglie di cavolo disinfettano, leniscono, stimolano la circolazione del sangue, calmano il dolore e hanno proprietà antimicrobiche e funghi e batteri. Per alleviare l’ingorgo è necessario schiacciare le foglie di cavolo con un matterello per far fuoriuscire l’olio e tenerle sul seno per circa venti minuti, due o tre volte al giorno.

Farmaci in allattamento

Grande causa di ansia per le neomamme durante l’allattamento è l’impossibilità di prendere farmaci, tanto in caso di patologie acute che croniche. Ugualmente, i medici sono molto prudenti nel prescrivere qualsiasi tipo di farmaco per evitare possibili effetti collaterali sul neonato.

La maggior parte dei farmaci passa nel latte per diffusione passiva. Il passaggio del farmaco nel latte materno dipende essenzialmente dalla sua biodisponibilità e sono numerosi i fattori che influiscono nel passaggio: dal tipo di farmaco alla quantità assunta, fino alla quantità di latte materno necessaria per il bambino (elemento su cui si calcola la percentuale di farmaco che potrebbe essere assorbita a livello gastroenterico).

Per le informazioni sull’uso dei farmaci in gravidanza e allattamento è attivo il numero verde 800 88 3300 nel reparto di Tossicologia Clinica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, oppure si può consultare lo specifico sito dell’Agezia italiana del farmaco AIFA

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