La vitamina D ha un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo delle difese immunitarie
Nel periodo della quarantena, il tempo trascorso all’aperto si è ridotto drasticamente. Il rischio di passare troppo tempo chiusi in casa, oggi come in qualsiasi altro periodo della vita, è l’indebolimento del sistema immunitario a causa della mancanza di sole. L’assenza di luce naturale è qualcosa che fa male tanto ai bambini quanto agli adulti.
E’ controverso invece che la vitamina D riduca le probabilità di ammalarsi o possa avere un ruolo terapeutico nella gestione della pandemia da coronavirus. Lo ha affermato un comunicato dell’Università di Torino in questi giorni, ma c’è dibattito.
Certo invece è che la carenza di vitamina D crea problemi alla crescita delle ossa, con effetti che vanno dal rachitismo per i bambini alle deformazioni ossee per gli adulti. Ne risentono anche i denti, che si fanno più deboli e vulnerabili alle carie.
La giusta scorta di vitamina D
Per avere la giusta scorta di vitamina bisogna innanzitutto esporsi alla luce solare per quanto possibile, anche su balconi e terrazzi.
L’alimentazione gioca un ruolo importante: privilegiare alcuni cibi che ne sono ricchi è un aiuto.
Infine, sotto controllo medico, si possono assumere specifici preparati farmaceutici e integratori, per aumentare l’assunzione in momenti delicati, come la crescita, la gravidanza e l’allattamento.
Il fabbisogno giornaliero
Il quantitativo di vitamina D da assumere varia a seconda dell’età. Per i bambini nati a termine, la Federazione italiana medici pediatrici (FIMP) raccomanda 400 unità al giorno. Le dosi possono variare e arrivare fino a 1.000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit.
Gli alimenti più ricchi
Per apportare i giusti quantitativi bisogna esporsi alla luce naturale il più possibile e consumare pesce, latticini, tuorlo d’uovo, avena e alcuni vegetali come il crescione, la cicoria o il basilico. Assumere un’adeguata quantità di “grassi buoni” migliora l’assorbimento.