Siamo tutti molto attenti all’igiene – e questo è un bene. Tuttavia non è pensabile vivere in una camera sterile. Ecco i consigli per una casa pulita e igienizzata
Il rischio più grande del Coronavirus, bisogna premetterlo, è la contaminazione diretta, cioè quella che avviene da persona a persona. La contaminazione secondaria o indiretta, quella che passa attraverso l’uso di oggetti, è molto più difficile e infrequente, al punto da non rappresentare un grande rischio.
Se tuttavia vogliamo sapere come pulire e igienizzare casa, ecco i suggerimenti.
Acqua, sapone, candeggina, alcool
La prima considerazione è che pulizia e igienizzazione sono due cose diverse. Negli sforzi extra che facciamo in questo periodo, c’è anche questo: il doppio passaggio. Prima si pulisce, come si faceva normalmente, poi si igienizza.
L’igienizzante si può fare in casa con semplicità. I migliori prodotti sono tre: Alcool denaturato, candeggina e acqua ossigenata.
L’alcool denaturato al 90%, quello che si compra normalmente al supermercato, va diluito di un quarto perché sia in grado di disattivare il virus. La soluzione sanificante e igienizzante che si ottiene è adatta alle superfici che temono la corrosione.
La candeggina è una sostanza ossidante capace anche lei di degradare il virus. A seconda delle marche in commercio, contiene ipoclorito di sodio nella misura del 4% o 5%. La soluzione igienizzante deve contenerne lo 0,1%, per cui con un litro di candeggina si possono fare fino a 50 litri di ottimo prodotto antivirus. 10 ml di candeggina bastano per un litro d’acqua. Il problema è che la soluzione non è molto stabile: va usata subito.
L’acqua ossigenata agisce sul virus nello stesso modo della candeggina. Siccome ha un effetto sbiancante, non è adatta a tutte le superfici, ma funziona bene per lavare frutta e verdura da consumare cruda (va poi sciacquata) o per disinfettare i taglieri di legno.
I panni e gli strofinacci
Il virus ha vita difficile già a 65 – 70 °C, per cui un buon lavaggio semplice, con acqua e sapone e acqua calda pulisce e igienizza contemporaneamente. Stracci e strofinacci possono essere lavati in lavatrice con un ciclo caldo e normale sapone.
Frutta e verdura
See si ha paura a mangiare frutta e verdura cruda, si può adottare la profilassi di chi va in vacanza nei paesi tropicali. Si sbuccia oppure si cuoce. In alternativa si lava (e poi, mi raccomando, si risciacqua) con una soluzione di candeggina allo 0,1%.
Oggetti e stoviglie lavabili
Piatti e bicchieri, il mazzo di chiavi, o tutti gli oggetti resistenti che vogliamo ultra-sanificare possono finire in lavastoviglie. Con un ciclo normale e il detersivo che si usa tutti i giorni, già di per sé molto aggressivo, il virus non sopravvive.
Lo smartphone
Assieme al computer, lo smartphone è l’oggetto più toccato e contaminato. Come pulirlo senza rovinarlo? La prima regola: Usarlo gelosamente da soli ed evitare le promiscuità. Vale anche per il tablet, che dovrebbe passare meno possibile da persona a persona. E che non va prestato ai nonni senza prima averlo pulito e sanificato. Si usa prima un pannetto di microfibra asciutto per pulirlo e togliere la patina di grasso dovuta al contatto con le dita. Poi si nebulizza una leggera spruzzata di soluzione alcoolica. Si aspetta che evapori e si ripete dall’altro lato. Lo stesso vale per gli auricolari e, in generale, per tutti gli oggetti delicati molto maneggiati, indipendentemente dal coronavirus.
Un ultimo consiglio utile per l’igiene in casa: aprire le finestre, in questi giorni che si sta troppo negli ambienti chiusi e si accumulano altri inquinanti, come i fumi della cucina o i vapori dei prodotti di pulizia.