“Da ragazzina ero timida. Affrontare le difficoltà tecniche, le prove che si presentano nel cammino di un praticante, gli esami, le gare locali e poi quelle internazionali, mi ha portato a scoprire risorse interiori che non sapevo di avere”. A dimostrare, con la sua vicenda personale e professionale, che affrontare le proprie paure è il modo migliore per crescere è Marilena Crivellaro, maestra di Viet Vo Dao, quarto Dang. Il Viet Vo Dao, già nella sua etimologia, racchiude il concetto di crescita personale: “Si tratta di una composizione ideografica propria del Vietnam, paese di origine di questa nobile arte marziale che risale al 2879 avanti Cristo. Letteralmente “Viet” è il nome del popolo vietnamita e significa anche trascendente, superiore. “Vo” vuol dire arti marziali. “Dao” infine significa “La Via”, l’insieme dei principi di vita e di saggezza che conducono a uno scopo supremo”. Il suo motto è: “Essere forte per essere utile”, a sottolineare l’importanza di sviluppare una buona forma fisica per metterla a servizio della collettività e di dedicarsi, con dedizione e impegno, all’arte della vita. Il Viet Vo Dao indica la strada da seguire ogni giorno, dentro e fuori dalla palestra. Il percorso va interiorizzato lentamente, con la stessa pazienza e dedizione con cui si apprendono le tecniche. Piccole regole pratiche per vivere con pienezza e precetti dal valore individuale e sociale: essere puntuali in palestra e allenarsi con assiduità, rispettare i maestri e i compagni, impegnarsi a superare le difficoltà, essere cortesi e generosi, vegliare sul proprio stato di salute, rifiutare le provocazioni”.
Un ottimo strumento educativo
“Attraverso la tecnica, il bambino impara a riconoscere le difficoltà da superare sviluppando la volontà, la conoscenza dei propri limiti, la capacità di accettarli con umiltà e responsabilità. Nell’allenarsi, i piccoli scoprono l’aggressività e si rendono conto di poter fare del male. Contemporaneamente, riconoscono l’aggressività del compagno e imparano a rispettare gli altri bambini. In quanto arte della guerra e del combattimento, il Viet Vo Dao insegna l’importanza dell’autocontrollo. L’allenamento non è un incitamento alla violenza, ma un modo sano e controllato per conoscerla in un contesto organizzato e, proprio per questo, protetto”.
Un’arte radicata in Italia
Al grande pubblico è pressoché sconosciuta, ma la Federazione Italiana Viet Vo Dao opera sul territorio nazionale già dal 1975. “È difficile dire a quale arte più famosa possa assomigliare: il Karate è forse quello che può dare l’idea ma il Viet Vo Dao comprende difesa personale, tecniche prese dal movimento degli animali, proiezione, attacco, difesa e rottura. Ovviamente si tratta di esercizi studiati in base all’età, che va dai 6 anni in su. Per i bambini la disciplina marziale è utile, oltre che per l’aspetto motorio e fisico, perché trasmette un codice di comportamento leale e attento alle regole. Per il mondo femminile, aiuta a non sentirsi deboli e vulnerabili”.
[Tatiana Zarik]