Le scarpe devono essere comode, anche (e soprattutto) se sono scarpe usate. Ecco cosa sapere prima di acquistarle nel negozio di seconda mano o usare quelle del cuginetto
Chi ha due figli, un cuginetto, un’amica cara con il bimbo più grande, inevitabilmente si trova la casa piena di scarpe usate.
Ma c’è anche un fiorente mercato di negozi di seconda mano che offre scarpe “fuori tempo massimo” a causa della crescita di bambini a noi del tutto sconosciuti.
Queste scarpe, calzate da piedini cresciuti troppo in fretta per consumarle davvero, sono in genere in buono stato, pronte per essere utilizzate se la stagione e la crescita del piede coincidono.
Qualche esperto sconsiglia l’uso di scarpe usate per i bambini. Il motivo è che la scarpa è deformata dalla calzata precedente e potrebbe portare a una postura non corretta. È vero o no?
Scarpe usate: prima la comodità
Effettivamente il consiglio di non riutilizzare le vecchie scarpe è molto legato al buon senso, ma ha qualcosa di ragionevole.
Innanzitutto le scarpe che possono risultare comode e confortevoli al piede di una specifica bambina, potrebbero non esserlo per un’altra. La comodità, come per noi adulti, è un fattore individuale e fondamentale nella scelta della calzatura.
Potete leggere qui una guida su come scegliere bene le scarpe dei bambini.
C’è poi un ovvio discorso di igiene: prima di usare le scarpe bisogna fare un po’ di pulizia. Se conosciamo bene il cuginetto – e anzi è venuto molte volte a giocare a piedi nudi a casa nostra, è un conto. Ma le scarpe provenienti da ambienti sconosciute vanno sicuramente lavate.
Per “sanitizzare” le scarpe serve una buona passata con un detersivo antibatterico, di quelli che si usano, per esempio, in bagno.
Lo stesso discorso vale – a maggior ragione – per le pantofoline dell’asilo o le ciabattine di gomma che si usano a piede nudo.
Il pediatra e l’ortopedico
Se le scarpe usate sono comode e sono “igienicamente accettabili” si possono senz’altro utilizzare. Con un’avvertenza: alla visita posturale dal pediatra o dall’ortopedico meglio andarci con scarpe usate solo dal nostro bambino.
In questo caso le modificazioni della scarpa, per esempio il tacco o la suola più consumati in certi punti, possono costituire un buon indizio per evidenziare eventuali difetti della struttura del piede o problemi della marcia.
L’esame della calzatura, oltre a quello del bambino, aiuta nella diagnosi di patologie del piede.
Poche ma buone
Il consiglio nell’acquisto delle scarpe è: meglio poche ma buone. Con i bambini è facile acquistare scarpe inutili e ritrovarsi poi con un unico paio che il bambino ama portare sempre. Quest’unico paio deve essere perfettamente adatto al suo piede.
Le scarpe sorella maggiore, del cugino o quelle acquistate di seconda mano vanno benissimo per le occasioni particolari. Le ballerine di vernice per la festa elegante si possono certamente riciclare.