Quando si ha un bimbo piccolo, è importante controllare la qualità dei materiali con cui viene a contatto. Il giocattolo, soprattutto, da 1 a 2 anni e poi ancora per tutta la crescita, è compagno inseparabile, da toccare, mordere, sbattere, per imparare attraverso di esso a esistere nel mondo. Un rischio legato ai giochi è l’acquisto di materiale contraffatto, cioè di giochi che, sfruttando il design dei prodotti originali, fanno credere di star acquistando un prodotto autentico e di qualità. La contraffazione è in costante crescita e purtroppo le conseguenze non sono da poco. Non è solo una questione etica: nei giochi di bassa qualità mancano i requisiti essenziali di sicurezza. I materiali, così come è emerso più volte dagli esami di laboratorio effettuati su merce sequestrata dalla Guardia di Finanza, contengono sostanze nocive, non sono sufficientemente resistenti, rischiano di rompersi e di far male al bambino.
A cosa stare attenti
A volte distinguere un giocattolo contraffatto è facile, altre volte è richiesta un’analisi più paziente e dettagliata. Prima di tutto controllate il prezzo: prezzi inferiori a quelli normalmente praticati sono segnali di una produzione non autorizzata.
La confezione è indicativa: giochi senza una confezione o avvolti in cellophane trasparente, senza istruzioni o indicazioni del limite di età prevista per l’utilizzo, non sono da acquistare.
Il marchio CE, che per essere rilasciato richiede un processo di controllo meticoloso sui prototipi, deve essere visibile, leggibile, indelebile e avere dimensioni non inferiori ai cinque millimetri. Non mancano i casi (purtroppo non sono pochi) in cui lo stesso marchio CE viene contraffatto o apposto illegittimamente: nessuno può garantire in anticipo che un prodotto marchiato sia completamente sicuro, ma è meglio controllare. Altri marchi a cui prestare attenzione sono IMQ (Istituto Marchio Qualità) e, per i videogiochi, PEGI (Pan European Game Information).
E se ho comprato un giocattolo falso?
La lotta ai giochi contraffatti è combattuta con apposite tutele. Il prodotto contraffatto viene considerato “difforme” secondo quanto previsto dal D. Lgs. 24/02 e il consumatore può contestarne l’acquisto nei termini della garanzia di 24 mesi, chiedendo la riparazione, la sostituzione o – se questo non fosse possibile – la restituzione dell’importo pagato. La contestazione va inviata al produttore a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando lo scontrino. Questo procedimento, evidentemente, non è sempre applicabile, soprattutto per i giochi acquistati in bancarella. Meglio rivolgersi a rivenditori di fiducia.
[Laura Citroni]