Scivolare sul ghiaccio: lode al pattinaggio artistico

da | 27 Feb, 2025 | Lifestyle, Sport

Il pattinaggio artistico è uno sport completo, che unisce grazia, tecnica e forza

Quando pensiamo al pattinaggio artistico, ci vengono in mente pattinatrici e pattinatori che scivolano leggiadri e con un’eleganza irreale sul ghiaccio a ritmo di musica. Si rimane ipnotizzati a guardare le loro esibizioni, riscoprendo quel senso di meraviglia e stupore che appartiene solo agli occhi dei bambini e delle bambine. 

Sognare di sentirsi un po’ loro, di volare sul ghiaccio, anche solo per pochi istanti, è inevitabile. Per i genitori forse è un po’ tardi, per i loro figli e figlie, invece, potrebbe essere ancora il momento per cimentarsi in uno degli sport più amati di sempre.

Ne abbiamo parlato con Valentina Neri, responsabile tecnica di un’associazione di pattinatori artistici, e insegnante dello sport. “Grazia, eleganza, tecnica e forza sono elementi fondamentali per i pattinatori. Il pattinaggio artistico su ghiaccio è uno sport completo che unisce capacità e competenze tecniche a componenti artistiche. Si comincia già a 3 anni, ma anche più tardi. Le specialità sono pattinaggio artistico, singolo e di coppia, danza e sincronizzato. Non c’è un’età precisa in cui il pattinatore fa la scelta della disciplina da seguire. Normalmente però si comincia con l’artistico”.

Sviluppa capacità sia tecniche sia artistiche

Il motivo è che il pattinaggio artistico ha una caratteristica completezza. “E anche una maggiore difficoltà oggettiva, che deriva dalla varietà e dalla dinamicità degli esercizi che si svolgono sul ghiaccio e con i pattini. Non si tratta però di uno sport che comporta particolari pericoli, al contrario di quanto molti genitori apprensivi temono. Gli infortuni sono rari, mentre numerosi sono i vantaggi per lo sviluppo psicofisico del bambino. Multilateralità e polivalenza sono condizioni necessarie per ogni gesto in pista. Le capacità sviluppate sono sia tecniche che artistiche, poiché nelle gare, i “components”, ossia la parte artistica del punteggio, hanno un peso a volte decisivo per l’esito finale. Per questa ragione, gli atleti lavorano moltissimo sui gesti, sull’espressione e sull’armonia dei movimenti. È prevista e consigliata la partecipazione alle attività integrative di danza, ginnastica e ginnastica artistica, in particolare per chi sceglie di fare competizioni. 

Come è strutturato un allenamento

“Ritmo, equilibrio, coordinazione, trasformazione dei movimenti, senza dimenticare la componente scenica, le doti psicologiche di concentrazione e resistenza allo stress, sono elementi indispensabili per un pattinatore”.

Come si struttura un allenamento? “L’intensità dell’allenamento dipende dalla scelta individuale: va da un minimo di un’ora la settimana per i primi passi a livello amatoriale fino a un impegno di più ore al giorno per chi sceglie l’agonismo di alto livello. Gli allenamenti generalmente prevedono un quarto d’ora di riscaldamento iniziale, che il pattinatore o la pattinatrice svolge per conto proprio, prima dell’ingresso in pista. Sul ghiaccio poi si fa il riscaldamento specifico per la pattinata; una volta acquisita la tecnica di base si lavora sui salti e sulle trottole. Nel periodo delle competizioni, parte della lezione è dedicata allo svolgimento dei programmi di gara”.

Ci si allena in ogni stagione

Il pattinaggio artistico su ghiaccio non dimentica l’estate, non esaspera la competizione, né trascura la socializzazione. “Si pratica con la periodicità classica del calendario scolastico, e volendo si prosegue in estate con gli stage sulle piste dei palazzetti del ghiaccio nelle città o su altre piste extracittadine. Nel periodo di pausa estivo, può essere utile praticare danza, ginnastica, pattinaggio in line o a rotelle. Sebbene sia uno sport individuale, gli allenamenti a tutti i livelli si svolgono per la maggior parte in gruppo. Le gare, al contrario, sono individuali e senza la presenza sul campo dell’avversario. L’agonismo, pertanto, è vissuto in modo introspettivo”.

Sapersi organizzare in autonomia

Una domanda spinosa: quando si capisce se un bambino o una bambina sono portati per l’agonismo? “Le abilità del pattinatore e della pattinatrice emergono agli occhi degli insegnanti già dalle prime lezioni. Si tratta di facilità di scivolamento e doti motorie spiccate. Da piccini l’agonismo inizia con delle competizioni ludico amatoriali che favoriscono l’approccio alle tecniche di rilassamento e autocontrollo, caratteristiche dell’agonismo vero e proprio. Indubbiamente una capacità che sviluppano tutti gli atleti agonisti è quella di sapersi organizzare. È una dote indispensabile, dovendo far convivere studio e allenamento. Queste esperienze è inevitabile che diventino parte del bagaglio fondamentale degli atleti e abbiano un riflesso anche nella vita quotidiana”.

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