Come applicare la crema solare, cosa fare se si formano le bolle: in spiaggia e in montagna serve la giusta attenzione per prevenire le scottature
Sulle spiagge d’estate si incontrano talvolta creaturine bianchicce e impiastricciate. Si tratta di bambini dalla pelle chiara, ricoperti da capo a piedi di troppa crema solare, applicata da genitori apprensivi, terrorizzati all’idea delle scottature. Ma è un errore.
“La crema solare va massaggiata fino a completo assorbimento. No ai bambini tutti bianchi! – raccomanda il dottor Daniele Bollero. – E va usata anche nella quantità giusta, troppa non serve, va a sciogliersi nel mare, è sprecata. Ma la fotoprotezione è fondamentale, specialmente nei bambini piccoli, che hanno la pelle delicata, perché la scottatura è una cosa seria che ha conseguenze importanti, sia nell’immediato sia a lungo termine”.
Il rossore della scottatura è di fatto un’ustione di primo grado, che va trattata con creme idratanti ed evitando totalmente l’esposizione al sole per qualche giorno. “Se si formano bolle si tratta di un’ustione più grave, che richiede una medicazione adeguata e può lasciare delle discromie (discolorazioni della pelle). Insomma, le scottature vanno evitate in ogni modo. E per scongiurarle basta seguire poche, semplici, regole.
Innazitutto, la crema va applicata ogni 2-3 ore, perché dopo non è più attiva. Se si va al mare, bisogna scegliere un solare resistente all’acqua. Infine, come si diceva prima, la crema va spalmata bene, distribuita in modo uniforme senza che resti una patina bianca. Per quel che riguarda la scelta della crema solare, quelle 50+ garantiscono una protezione completa, la differenza è spesso nella texture, nella consistenza, e ognuno può scegliere tranquillamente il prodotto che fa al proprio caso. Ricordiamoci poi che il sole non è un nemico, la crema solare serve a prevenire i danni cutanei bloccando i raggi dannosi, ma una buona e corretta esposizione al sole serve a fare il pieno di vitamina D, fondamentale per una buona crescita dei bambini”.