Gentile avvocato, il mio compagno e io ci stiamo separando dopo quindici anni di convivenza. Abbiamo una casa acquistata insieme e due bambini piccoli. Per il momento abbiamo trovato una soluzione temporanea, lui è andato a vivere nell’appartamento di un amico che è via per alcuni mesi. I figli stanno con lui un paio di giorni alla settimana, ma al momento non abbiamo stabilito regole, viviamo un po’ alla giornata, cercando di non far troppo pesare la situazione ai piccoli. Mi chiedevo come procedere per formalizzare la cosa, soprattutto nei confronti dei bambini, per tutelarci tutti quanti. Preciso che lavoriamo entrambi e che abbiamo sottoscritto un mutuo in comune sulla casa di nostra proprietà. La ringrazio per la sua risposta. Anna
Cara Anna, sono felice che per il momento abbiate trovato una soluzione pacifica, soprattutto per il bene dei figli; tuttavia le consiglierei di rivolgersi al Tribunale dei Minori per regolamentare al meglio la tutela dei bambini, i quali verosimilmente verranno affidati a lei con il diritto di visita del padre. In concreto la divisione potrebbe articolarsi in questo modo: a fine settimana alternati, se in età scolare, i bambini potranno stare con il papà dal venerdì all’uscita da scuola fino al lunedì mattina quando lo stesso ve li riaccompagnerà; se si tratta di bambini molto piccoli, si potrebbe pensare di lasciarli con il padre dal sabato mattina alla domenica sera, quando li riaccompagnerà presso la casa materna; nelle settimane in cui i bambini rimarranno con la madre anche nel weekend, il padre potrà tenerli presso di sé un giorno a settimana dall’uscita da scuola fino alla mattina successiva. Durante le vacanze estive i bambini potrebbero trascorrere un periodo di quindici-venti giorni con ciascun genitore; una settimana durante le vacanze natalizie (facendo in modo di festeggiare, ad anni alterni, il Natale o il Capodanno); Pasqua e Pasquetta normalmente vengono festeggiati ad anni alterni, al fine di evitare che i bimbi trascorrano un giorno qui e l’altro là. Il tutto, ovviamente, deve essere valutato alla luce degli impegni lavorativi di entrambi i genitori. Da quanto mi dice desumo che siate entrambi economicamente indipendenti e che lei non abbia bisogno di un contributo dal suo compagno a titolo di alimenti. Per quanto riguarda i bambini, solitamente il genitore più forte economicamente versa all’altro una somma mensile a titolo di contributo per il mantenimento. Tutte le altre spese (ludiche, sportive, scolastiche e sanitarie, non coperte dal SSN e documentate) saranno divise al 50% tra lei e il suo ex compagno. Tasto più delicato è quello che riguarda la casa in comproprietà: dovrete seriamente valutare se mantenerla con le relative spese, ivi incluso il mutuo, oppure procedere alla divisione.