Beach boys e giochi fai da te

Al mare finalmente! È il tempo delle esse: sole, sabbia, sollazzi e singhiozzi, questi ultimi di grandi e piccini, perché il mare, in loro compagnia, non è più il luogo del relax o dello sport a tutti i costi, quello che avevamo conosciuto prima d’essere genitori. Una giornata al mare ora va organizzata in dimensione baby friendly, inutile illudersi di stare ore sotto l’ombrellone con un buon libro, a rosolarsi al sole oppure a zampettare tra surf, sci nautico e canoa. Per non rimpiangere i bei tempi e godersi estate e figli, ecco qualche consiglio.

Andiamo in spiaggia

Costume, pareo e libro possono bastare per gli adulti, ma un bambino vorrebbe portare in spiaggia ogni cosa, dallo spillo alla navetta spaziale. Se non avete un comodo appoggio nelle vicinanze della spiaggia, organizzate un piccolo carretto, un trolley, una grossa sacca da vela o un passeggino che servirà principalmente al trasporto di oggetti e, se è il caso, a sdraiare il pupo cotto dal sole. Non sempre le cabine degli stabilimenti sono sufficienti a contenere l’arsenale di oggetti che possono rallegrare la giornata di un ragazzino e non sempre le cabine sono disponibili. Di cose gonfiabili e attrezzi da spiaggia sarete già certamente forniti. Quel che manca, di quando in quando, perché non vogliamo essere gli animatori del bagno (per cui ci ritroviamo appresso anche i figli degli altri) sono alcune idee creative. Servono per affascinare i piccoli quel tanto che basta e far recuperare energie tra un tuffo, una corsa e le mille capriole in acqua.

Il necessaire

Indispensabile un minimo di preparazione. Se non siete in una spiaggia attrezzata, sono indispensabili le tende parasole, quegli attrezzi che si contorcono e stanno in piccole borse, leggeri e pronti in un attimo per offrire una buona superficie d’ombra. I bambini li amano più dell’ombrellone, perché c’è il fascino della casetta e un tocco di privacy. Quando le labbra sono viola e fame e stanchezza minacciano l’equilibrio nervoso della famiglia, bagnate la sabbia, aprite la tenda e attirate i piccoli. In zona d’ombra avrete disposto piattini, posatine e pentoline, pennarelli, matite (possibilmente acquerellabili), sabbia, sassi, bottigliette delle bibite vuote, alghe, sassolini colorati, carta, riviste, giornali, asciugamani, un bel rotolone di scottex, bicchierini, conchiglie e patelle, rastrelli e scotch biadesivo.

L’appetito vien creando

Il primo gioco consiste nel riprodurre i cibi di un fast food per giocare a fare la tavola calda sull’asciugamano. L’hamburger sarà una polpetta di sabbia bagnata accompagnata da alghe verdi per insalata e sassi piatti per panini; le patate fritte richiedono una ricerca approfondita di sassi lunghi e stretti e la bibita si fa con acqua di mare e sabbia scura. Con sabbia e pietre si possono fare un hot dog, del pollo fritto, il toast e il frullato a cui si aggiungono i sassolini colorati per imitare gli smarties; il registratore di cassa lo farà un grosso pietrone su cui si disegnano i tasti, mentre piccole pietre tonde andranno decorate come soldini. Le tovagliette si scovano tra le pagine di un giornale già letto. Può essere un gioco comunitario o una sfida a chi riproduce più oggetti attinenti al tema, oppure a chi produce “cibi” più verosimili e dettagliati (chi sa imitare la maionese e il ketchup?).

Incanta per quasi un’ora e molesta poco i vicini.

Il mercatino

Un gioco da fare in una spiaggia di sassi, perfetto per stimolare memoria e immaginazione, è quello del mercatino dei formaggi. Si va alla ricerca di tutti quei sassi che per forma e colore ricordano un formaggio: la mozzarella (sasso liscio, tondeggiante e chiaro), il grana (sasso giallastro e grotoluto), il gorgonzola (sassi verdognoli con striature), la ricotta, lo stracchino, i tomini, il castelmagno (simile al grana ma più grosso e più grotoluto). Su qualche foglietto si scrivono i nomi e i prezzi e si inizia la vendita ai grandi. Il ricavato (in spiccioli veri) serve per comprare il gelato.

Tra ricerca e mercatino parte più di un’ora, la molestia è bassa, tranne per la fatica di cercare gli spiccioli.

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I totem

Da fare se vi siete ricordati lo scotch biadesivo, che deve essere piuttosto tenace. Occorrono acquerelli, pennelli, matite e pennarelli. Si comincia cercando sassi che possano stare uno sull’altro, da decorare facendo su ognuno buffe facce. Si procede così: si stende una base colorando la pietra con gli acquerelli e si mette al sole ad asciugare, si dipingono occhi, bocca, orecchie e capelli con i pennarelli e si completano i dettagli (macchie, bolle, squame, riccioli, stelline) con le matite colorate. Si posiziona un quadrato di scotch adesivo tra un sasso e l’altro e si completa la composizione con alghe a ciuffo, legnetti per corna, nasi o dentoni. La giuria spetta agli anziani che in genere sanno premiare tutti i partecipanti, inventando qualità (il più alto, il più rosa, il più originale) e categorie (Matisse per chi incolla più pezzi, Mirò per l’infantile, Picasso per il meno comprensibile, Dalì per quello che crolla e barcolla).

Tempo di gioco: un’oretta, molestia medio-alta.

La manicure

Si prende la mano di qualcuno che sta sdraiato al sole e la si ricopre di sabbia, ottenendo una forma di mano gigante e cicciosa, poi si aggiungono unghie cercando tra le patelle sugli scogli, le conchiglie e le pietrine, si addobba con fili d’alga e vetrini colorati come anelli e braccialetti, si fotografa con il cellulare del babbo e si ricomincia. A fine estate si stampa un collage di composizioni per farne un simpatico quadretto.

Tempo di gioco: mezz’ora. Piace soprattutto alle bambine ed è a molestia bassa (uno dei nostri preferiti).

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Il giardino zen

Si posizionano alcuni sassi bianchi sopra un quadrato di sabbia ben spianata e, con un piccolo rastrello, si creano le striature. Le striature devono ricordare il corso dell’acqua che ruota intorno agli ostacoli oppure segue diritta e parallela. È un gioco da proporre a bambini tranquilli e meditativi e intrattiene più gli adulti che i piccoli, ma, essendo zen, riesce ad attenuare ogni molestia. In alternativa si possono proporre costruzioni di giardini per le fate, i pesci, gli gnomi, le sirene, facendo cancellate di bastoncini, piscine piene d’acqua, lettini di alghe, decorazioni di fiori veri rubacchiati di nascosto dalle aiuole del bagno vicino.

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I mandala

Si spiana ben bene una piccola zona di sabbia e si disegna con un rametto un cerchio, poi all’interno un’immagine geometrica, ripetuta più volte; si fa incetta di sassolini colorati oppure, in mancanza di questi, si appallottolano pezzetti di carta colorata di una rivista e si riempiono gli spazi del mandala.

È un gioco che stimola manualità e concentrazione, ma richiede molta pazienza, soprattutto per gli adulti che lo soprassiedono.

L’orchestrina

Il bello è preparare gli strumenti. Il fischietto è un vasetto dello yogurt, svuotato e ripulito, che va forato in alto da parte a parte con un chiodo (lo farà un adulto); occorre un metro e mezzo di spago (magari lo stabilimento ha quello per legare gli arrosti), da infilare nel primo foro del vasetto e farlo uscire dall’altra, va poi annodato a 50 centrimetri dal vasetto. Si afferra lo spago e si fa ruotare il vasetto sopra la testa producendo un simpatico sibilo. Per lo xilofono occorrono sette bottigliette di vetro e un cucchiaio di metallo, le bottigliette si riempiono d’acqua in quantità crescente, si mescola all’acqua un po’ di acquerello in modo che ogni bottiglia abbia un suo colore, come un arcobaleno. Si suona percuotendo le bottigliette, conficcate nella sabbia. Per la chitarra tenere la scatola di cartone che conteneva le merendine, infilare nel lato corto una serie di elastici, meglio se di diverso spessore, cercare due legnetti lunghi poco più della scatola e passarli sotto gli elastici in modo da dare maggior tensione, suonare pizzicando gli elastici. Le maracas si fanno riempiendo per un quarto le bottigliette vuote delle bibite con ghiaia, sassolini e sabbia. Si chiude con il tappo, si impugna dal collo e si agita: le sanno suonare anche i piccolissimi! Per il kazoo serve un tubo di cartone dello scottex, che va tappato solo da un lato con carta da cucina tenuta ferma da elastici. Il kazoo funziona emettendo versi, canti e grida nel tubo, non soffiando. Ha un grande successo!

Inutile dire che il livello di molestia per i vicini è altissimo, soprattutto durante l’esibizione dell’orchestra.

Coccodrillo e tartaruga

Invece del trito castello di sabbia perché non costruire un coccodrillo o una tartaruga di mare? Si parte con l’accumulare una lunga e cicciosa striscia di sabbia, si aggiungono, due per lato, delle salamelle che saranno le zampe del nostro cocco, si forma la testa un po’ tonda e il muso allungato; due sassi servono da occhi che si possono disegnare sopra, pietruzze aguzze fanno da denti, si disegna un reticolato per tutto il corpo incrociando le linee lunghe con quelle corte in modo da rendere verosimile la schiena del coccodrillo. La tartaruga invece ha un corpo tondo e cunettoso, dal guscio si fanno uscire le quattro zampe piatte e una codina. La testa è squadrata e un po’ appuntita verso il naso, gli occhi sono sonnacchiosi, la bocca un po’ a zig zag. Disegnate gli esagoni sul guscio incidendo con un legnetto.

Le girandole

In una giornata di vento si possono fabbricare delle girandole con della carta di un settimanale attempato (la copertina è l’ideale), oppure fogli colorati non troppo leggeri; servono poi dei bastoncini del gelato e chiodini o puntine da disegno (non sempre reperibili e non sempre apprezzate in spiaggia). Le istruzioni per realizzare
le girandole non sono semplici, ma se vi fermate a osservarne una sul lungomare, mentre i bambini guardano tutto il resto dei giochi e vi chiedono di comprarli tutti, vi verrà facile piegare e tagliare. La prima spetta a voi, le altre le realizzeranno i piccini. Il gioco è silenzioso e tranquillo e vi permetterà di concludere una giornata al mare, godendovi i figli, giocando con loro e insegnando loro a giocare con altri bambini o da soli, perché ogni tanto è bene ritagliarsi dei momenti per sé. Ricordatevi di mandarci le foto delle vostre creazioni più belle! Buone vacanze!

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