Tutto il caffè che beviamo

da | 4 Dic, 2020 | Lifestyle, Tutto food

Quantità consigliata, energia, proprietà e cosmesi: tutto quello che c’è da sapere sul caffè

Il lockdown dello scorso febbraio ha portato in primo piano il consumo di caffè, che durante le settimane di isolamento è aumentato in modo vertiginoso. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, nel solo bimestre aprile-maggio sono stati acquistati oltre 61 milioni di confezioni di caffè per una spesa di 223 milioni di euro. Aumento del 170% anche per gli acquisti di cialde online, miscele per la moka o per l’espresso. Un trend alto, che sembra non rallentare. 

Ma tutto questo caffè ci fa bene? E soprattutto: gli italiani sanno davvero che cosa c’è nella loro tazzina? Lo abbiamo chiesto a Moreno Faina, direttore dell’Università del caffè di Trieste, centro d’eccellenza per aiutare i produttori, i baristi e i professionisti della ristorazione a realizzare il caffè perfetto.

Lo sprint energetico

Il caffè contiene oltre duemila composti, di cui mille aromatici. “Quello che conosciamo meglio è senz’altro la caffeina – spiega Moreno Faina – le cui proprietà sono state scoperte quasi per caso più di cento anni fa”. 

È la caffeina, principalmente, a determinare le caratteristiche di questa bevanda così amata. “Il caffè ha moltissimi pregi e benefici: aumenta la lucidità e lo sprint energetico. Trasmette una sensazione di efficienza poiché lavora in contrasto con l’adenosina, un neurotrasmettitore inibitorio che funge da sedativo del sistema nervoso centrale, promuovendo il sonno”.

Il picco di caffeina si ha dopo circa un’ora dall’assunzione e ha una durata di tre ore circa, passate le quali viene voglia di un altro caffè.

Tutte le proprietà del caffè

La caffeina ha un sacco di proprietà positive. Oltre ad aumentare la concentrazione e l’attenzione, ha proprietà drenanti, favorisce la diuresi e aiuta a eliminare i liquidi in eccesso. 

Il caffè stimola la digestione e riduce la sensazione di fame. La caffeina funge da vasocostrittore a livello cerebrale e per questo può dare sollievo contro alcuni tipi di emicrania. Inoltre contiene antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi.

Caffeina nella cosmesi

“Per tutte le sue proprietà, la caffeina estratta dai chicchi di caffè ha un utilizzo più vasto di quello che conosciamo. Esistono almeno sei metodi di estrazione, da cui risulta una sostanza polverosa di colore verdastro che poi viene sbiancata”. Questa sostanza viene utilizzata per la produzione di alcuni soft drink, ma anche nella cosmesi. 

“Per le sue capacità drenanti, la caffeina è utilizzata come anticellulite e per la riduzione dei depositi di grasso. In quanto vasocostrittore, viene utilizzata per applicazioni sulla zona del contorno occhi, perché rende meno visibili i capillari sottopelle che causano le occhiaie. È un buon filtro solare e, da antiossidante, si trova nei prodotti antietà. Alcuni studi hanno dimostrato che la caffeina è in grado di stimolare la crescita dei capelli in vitro, così sono nati anche degli shampoo per uomo e donna”. 

Quanto caffè ci è concesso

Ovviamente, come ogni altro alimento, il caffè va assunto con moderazione, perché la caffeina a lungo andare ha qualche controindicazione. Quali sono i limiti? “Non possiamo dare una risposta assoluta, perchè bisognerebbe sapere che cosa stiamo bevendo. È bene leggere sulla confezione del caffè la percentuale di caffeina presente, ma non sempre è indicata. Purtroppo”. 

Ci viene in aiuto una struttura europea, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. “L’EFSA consiglia di non superare per dose singola i 200 milligrammi di caffeina o i 3 milligrammi per ogni chilo di peso corporeo. Il limite massimo giornaliero, per adulti senza particolari problemi di salute, è di 400 mg”.

Di quanti caffè stiamo parlando? “Dipende da cosa mettiamo nella tazzina, per questo non si possono dare numeri assoluti. Una tazzina di espresso fatto con miscela 100% Arabica ha circa 70 mg di caffeina; se la stessa tazzina è preparata con pura Robusta allora la quantità di caffeina raddoppia. Le miscele di caffè che contengono sia Arabica che Robusta vanno valutate di caso in caso”. Ma i conti sono presto fatti.

missile caffè

Il decaffeinato

Ad alcune persone è sconsigliato il consumo di caffè. Uso limitatissimo per chi ha problemi cardiaci e ipertensione o per chi soffre di metabolismo accelerato per motivi patologici, come ipertiroidismo e diabete non insulino-resistente. Meglio evitare la caffeina se si hanno attacchi di panico, se si soffre di insonnia, ansia e irritabilità. 

Per queste persone è meglio scegliere il caffè decaffeinato, che contiene caffeina pari allo 0,1%. “Due cose dobbiamo precisare sulle miscele decaffeinate – continua Moreno Faina -. Intanto che la tecnologia utilizzata oggi per l’estrazione della caffeina dal chicco è sicura e garantisce la conservazione della qualità, sia per il chicco che per la materia estratta. Per quanto riguarda il gusto, vanno riconosciuti i grandi passi avanti fatti nel tempo: una volta la caffeina veniva tolta da caffè di qualità più bassa, come se la miscela fosse comunque destinata a perdere forza e gusto. In realtà se la caffeina viene estratta da caffè di alta qualità, il gusto e gli aromi sono comunque garantiti. Sfido, anzi, a riconoscere la differenza!”.

Bambini e caffeina

Sempre secondo l’EFSA, il caffè non dovrebbe essere consumato al di sotto dei 12 anni, perché va a stimolare il sistema nervoso centrale, perché può rendere i bambini iperattivi e dar loro problemi di sonno o togliere l’appetito.

“Attenzione però, perché la caffeina non si trova solo nel caffè. Secondo alcune ricerche, i bambini tra i 3 e i 10 anni già assumono caffeina dal consumo di tè, bibite o cioccolato. Qualche esempio? Una barretta di cioccolato al latte contiene circa 10 mg di caffeina, che diventano 25 mg se è di cioccolato fondente.

Bevendo una bibita a base di cola si assumono circa 45 mg di caffeina, che è tantissima se si considera che una tazzina di caffè decaffeinato ne contiene 5 mg più o meno”. Quindi è giusto rispettare i limiti, ma con un po’ di consapevolezza.

Il mio primo caffè

Dalla prima adolescenza in su, il caffè è diventato una bevanda di moda, complici le grandi catene internazionali e la moda americana di girare sempre con un bicchierone in mano. Se volessimo augurare il miglior caffè della vita, come sarebbe?

“Per il battesimo del caffè, io consiglio un espresso, tradizionale, gustoso, forte come il caffè deve essere. Amatissimo dai giovani è il Cold brew: si tratta di un metodo di estrazione di caffè a freddo, da cui si ottiene una bevanda facile, fresca, comoda anche nella versione in lattina. La moka è più facile ma troppo aggressiva per un primo assaggio”. 

Ci sono anche alcuni sistemi filtranti, come le caffettiere Chemex, V60, Siphon o Aeropress, che valorizzano la ritualità e il fascino della preparazione e dell’attesa. 

“Il primo caffè – continua Faina – lo consiglio senza zucchero. Lo zucchero modifica gli aromi e i gusti, quindi potrebbe essere importante partire subito con una buona educazione alla degustazione. E di zuccheri la dieta dei ragazzi (ma non solo) è già piena. Sconsigliato anche il caffè diluito, che non riduce la percentuale di caffeina nella tazzina e accentua l’amaro. Ma un augurio lo voglio fare anche ai genitori dei ragazzi che si avvicinano al consumo di caffè: il primo caffè dei proprio figli può essere l’occasione per riscoprire la qualità delle miscele, per scoprire la grande varietà della preparazione e l’opportunità di incuriosirsi verso il mondo del caffè che è incredibilmente affascinante e vario”.

caffè cosmesi

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