Un lungo viaggio in bici raccontato da una famiglia: da Berlino a Copenaghen per 600 km nel cuore dell’Europa, con due bambine ancora piccole
“Siamo in quattro e abbiamo nove biciclette, due monopattini e una macchina”: la scelta di una vacanza in bicicletta è stata abbastanza naturale per Maria e Federico che già prediligono le due ruote per tutti i loro spostamenti nella quotidianità.
La scorsa estate si sono avventurati in un percorso lungo 600 km che li ha portati da Berlino a Copenaghen.
“Abbiamo partecipato a un incontro sul cicloturismo, dove ci hanno descritto le strade e i panorami della ciclovia Berlino-Copenhagen che ci ha conquistato subito. Ci è sembrato un itinerario bello e vario, sicuro e interessante a ogni tappa. Il passo successivo è stato procurarci la bella guida di Federico Meda “Berlino-Copenaghen in bicicletta – Dal cuore verde dell’Europa al blu del mar Baltico”, che ci ha definitivamente convinto.
Due mesi prima di partire abbiamo iniziato la preparazione del viaggio: acquistato le biciclette online, studiato l’equipaggiamento e letto tante recensioni e consigli. E, ovviamente, abbiamo iniziato ad allenare le gambe facendo giri lunghi nei dintorni di casa”.
La partenza
Berlino – Copenaghen è stato il secondo viaggio in bici della famiglia, che un paio di anni fa si era avventurata lungo le rive del Danubio su due ruote.
“L’esperienza già fatta in Austria ci ha sicuramente aiutato – racconta Maria -. Il viaggio è stato magico, in una natura avvolgente e maestosa, dalle foreste verdi della Germania fino agli sconfinati campi dorati e le frastagliate coste oceaniche della Danimarca. Il percorso poi è eccezionalmente tracciato e anche questo aiuta!”
A dire il vero non è iniziato nel migliore dei modi: Maria l’ha inaugurato con una rovinosa caduta sulle scale mobili della stazione di Berlino.
“Però è stato compensato dall’accoglienza preziosa di una coppia conosciuta per caso sul treno, che faceva parte dell’organizzazione Warmshower.org (un circuito di persone disposte a ospitare gratuitamente i ciclisti di passaggio) e che ci ha ospitato la prima notte. Sono stati loro a rendere la nostra partenza unica e speciale, con auguri calorosi e addii come solo chi ha provato queste esperienze in bicicletta sa dare”.
Il giusto ritmo alle giornate
“Anche questa volta, come sul Danubio, non avevamo le idee chiare su quante tappe saremmo riusciti a fare. Non avevamo neanche chiare le aspettative sulla resistenza delle bimbe, ma sapevamo che avremmo dovuto affrontare i piccoli obiettivi vivendo giorno per giorno, senza imporci schemi troppo rigidi. Un viaggio in bicicletta è un’esperienza di positività e resilienza di fronte agli imprevisti e alle sorprese che regala”.
Il percorso ha ripagato ampiamente le fatiche. “Le maestose foreste hanno inebriato il nostro olfatto, la danza del grano al vento e la dolcezza dei canali hanno deliziato la nostra vista e i rigeneranti bagni nei canali hanno rinvigorito i nostri corpi.
La bicicletta dà il giusto ritmo per vivere e osservare e nello stesso tempo dà grandi soddisfazioni, anche ai più piccoli: che bello percorrere grandi distanze con la sola forze delle proprie gambe”.
Quelle stesse distanze, sulle mappe, sembrano sorprendenti e percorrerle davvero fa sorridere con grande orgoglio.
Nuovi compagni di viaggio
“Alla partenza, in direzione Burgwall, abbiamo attraversato sterrati sconnessi e lunghi tratti sabbiosi, fino ad arrivare a Wesenberg tra i dondolii dei canali. Qui abbiamo conosciuto Bjorn e la sua strampalata famiglia che sono diventati, pur con ritmi diversi, nostri simpatici compagni di viaggio. Per le bambine era una compagnia preziosa: la mattina si svegliavano chiedendoci ‘Stasera incontreremo la piccola Marie e Jorg?’ o ‘Chissà che strada hanno preso!’. Bjorn e la sua famiglia sono diventati una compagnia piacevole e costante e sapere di rivederli la sera, al campeggio, era uno stimolo per Elide e Anna. Ritrovare i volti amici con cui giocare può dare la forza per superare tanta fatica!”.
Da Wesenberg Maria e Federico attraversano campi sconfinati, foreste dai profumi intensi e canali, fino ad arrivare a Kratzeburg, con la sua deliziosa festa di paese fatta di maghi, truccabimbi e spettacoli di teatro. “A seguire, dopo una sosta a Waren, ci siamo di nuovo inoltrati in una natura piena di colori e profumi e spazi un po’ gitani, con case sparse e bimbi nudi che giocavano in giardino tra fontane e salterelli. Ricordo con tanta nostalgia una bellissima colazione mia e di Federico, sulla zattera all’alba nel silenzio nel campeggio di Butzow”.
Il vento e l’oceano
“Siamo poi arrivati a Rostock, dove in estate si svolge la Hanse Sail, una festa popolare in cui sfilano velieri, barche dei pirati e barche a vela provenienti da tutto il mondo.
Da lì abbiamo lasciato la terra tedesca per approdare in Danimarca dove il viaggio ha assunto tutto un altro sapore: dalle foreste siamo passati a campi giallo-dorati, distese sconfinate di pale eoliche e due nuovi imperturbabili compagni di viaggio: l’oceano e il vento”.
La Danimarca è parsa alla famiglia in viaggio come una terra incantata e surreale, dai tratti dolci ma con una natura dalla forza impetuosa. “Ricordo il paesino di Marylist, per esempio, con il suo campeggio pieno di lepri e costruzioni in legno un po’ fatiscenti. Nel minuscolo villaggio di Subbekobing ci siamo ritrovati senza un posto in cui dormire e i gentilissimi abitanti del posto ci hanno ospitato nello shelter del porto, una capanna-rifugio in legno”.
L’arrivo a Copenaghen è stato emozionante: una città bella con un’energia e un’atmosfera unica. “Ci siamo fermati a godercela per qualche giorno, concedendoci riposo, cibo a volontà e biglietti illimitati al parco di Tivoli”.
Un campeggio sospeso nel tempo
Durante ogni viaggio in bici ci sono momenti difficili. “Ne abbiamo vissuti numerosi! Uno in particolare, in Germania, alla fine di una delle tappe più lunghe (circa 50 km). Siamo arrivati affaticati al campeggio in cui avevamo pianificato di dormire, ma ci hanno detto che i bambini non erano ammessi! E quindi abbiamo dovuto rimontare in sella e pedalare per altri 15 km fino al campeggio successivo. Elide era stremata e scoraggiata! Anna invece ci ha sorpreso, dicendo: ‘Posso capirli. Se vogliono stare tranquilli è giusto che non facciano entrare i bambini'”.
Qualche ricordo particolare? “Un momento speciale l’abbiamo vissuto a Maryland in Danimarca, dove avevamo scelto un camping a 4 stelle – cosí era recensito nelle guide – e ci siamo invece trovati in un campeggio decadente e fatato dove sembrava che il tempo si fosse fermato.
Sembrava di essere nel libro di Alice nel paese delle meraviglie. Altri momenti memorabili: osservare le bimbe che pedalando danzavano con il vento tra i campi dorati di grano”.
Il piacere della semplicità
Quali sono le vostre considerazioni a fine di questo lungo viaggio in bici?
“È stata un’esperienza di vita importante con le nostre bimbe. Abbiamo sperimentato insieme quanto può essere faticoso raggiungere gli obiettivi ma anche quanto sono importanti il percorso e il tragitto. In un viaggio così avventuroso nulla è scontato, si ritrova il piacere della semplicità e della essenzialità, a partire dal peso che si decide di portare. E poi, quando si torna a casa, si apprezzano davvero i lussi e le comodità di cui godiamo tutti i giorni senza neanche accorgercene.
È stato bello essere sorpresi da Elide e Anna e dalla loro resistenza e perseveranza. I nostri bimbi sono delle forze della natura, basta solo dare loro tempo e incoraggiamento”.
Siete pronti per una nuova avventura?
“Le bimbe, l’ultimo giorno, ci dicono sempre che non vogliono mai più fare viaggi in bicicletta, ma poi sono sempre pronte a partire per un’altra avventura. Quindi anche quest’estate vogliamo fare un viaggio in bicicletta, ma la meta ancora non è stata definita. Forse la Croazia, forse la ciclabile del Garda o forse la Via Francigena. Non vediamo l’ora di rimetterci in sella!”.
Qualche info utile sul viaggio:
600 km di piste ciclabili parte del grande progetto Eurovelo
Soluzione: bici + tenda | 40 km in media al giorno
Equipaggiamento: 4 biciclette acquistate a Berlino e rivendute a Copenaghen
Premio finale: biglietto illimitato a Tivoli Copenaghen
E infine, il link del percorso.