Legami che ci arricchiscono, durano una vita e riescono a creare ponti tra mondi: è al centro dell’ultimo libro di Enrico Galiano
Amici per la pelle. Compagni di banco. Amici che durano un’estate, amicizie che durano una vita. Su questo sentimento moltissimo si è scritto, ma c’è una novità. L’ultimo libro di Enrico Galiano “Una vita non basta” arriva al cuore e PUM, tu sei caduto giù, come cantava – un sacco di anni fa – Ambra.
L’inaspettato che fa capolino
Racconta due storie di amicizia: la prima è tra Teo e la sua coetanea Peach, la seconda è tra Teo e un ex professore, incontrato per caso. Le viviamo entrambe insieme ai protagonisti: la prima è evidente, bella ma comune. Piacerà ai lettori più giovani, ricorderà amicizie adolescenziali a noi adulti. La seconda è il motivo per cui non vedevamo l’ora di raccontarvi questo libro.
La casualità è la prima nota fresca che si incontra tra le pagine.
Teo incontra il professor Bove e ha la testa da un’altra parte: tutto cerca e a tutto pensa tranne che, certamente, all’amicizia con un adulto sconosciuto che fa parte proprio del mondo da cui lui si sente lontano.
Ma è proprio per questo che il libro è interessante, vivo e ci scorre tra le dita. Perché segue questo incontro non voluto, non cercato, non compreso inizialmente e ci ricorda che anche noi, probabilmente, abbiamo amici conosciuti per caso, incontrati fugacemente. Amici che bastava proseguire ognuno per la sua strada e nulla sarebbe iniziato. Sarebbe bastato insomma non mettersi a parlare, non scoprire di avere la voglia di raccontare e di mettersi in ascolto dell’altro. Eppure accade e menomale che accade.
L’ inaspettato che fa capolino, che ci diverte, ci arricchisce e crea legami saldi che durano nel tempo e che sanno regalare emozioni tra le più intense.
Ponti tra i mondi
L’amicizia tra Teo e il professor Bove si alimenta, pagina dopo pagina, dal desiderio che il ragazzo ha di sapere di più, di domandare, di confrontarsi con il suo nuovo amico, di passare semplicemente del tempo insieme a lui. Poi c’è l’altra metà della mela, ovvero il Professore. Che si mette in ascolto, che racconta, che si diverte insieme a Teo. Ma non vogliamo dirvi di più, semplicemente ve lo consigliamo come già lo abbiamo consigliato ai nostri amici.
L’autore ama moltissimo parlare ai ragazzi senza rinunciare a creare legami e ponti tra il loro mondo e quello degli adulti. è un concetto essenziale anche per noi GG, che condividiamo da sempre e che ci fa piacere diffondere ancora, e sempre di più.
Vi lasciamo con una domanda: che Galiano ci abbia lanciato un sassolino per ricordarci che possiamo non essere sempre sulle barricate genitori vs figli, adolescenti vs bambini, genitori vs insegnanti?
E ora che abbiamo intravisto il sassolino, che ne dite di fare un balzo in avanti e vedere l’effetto che fa?