La primavera è la stagione delle idee brillanti. Come quella, insistente, di fuggire al mare. Peccato solo che le vacanze siano lontane e che fare il bagno a Pasqua sia spesso improponibile. Queste non sono comunque ragioni sufficienti per rinunciare a una gita in giornata, per respirare l’aria salmastra che fa tanto bene ai pupi, ma anche alle mamma e ai papà.
L’impresa non è impossibile, in fondo la nostra Genova per bambini si raggiunge abbastanza facilmente perché è comodamente servita dal treno.
Non ci resta che preparare il nostro piccolo bagaglio con qualche cambio (non si sa mai!), giacche a vento per ogni evenienza e fascia o passeggino super maneggevole per muoversi con disinvoltura e assecondare i momenti di stanchezza e di pigrizia dei più piccoli. Se ancora non ne possedete uno da viaggio, su passeggini.net potete trovare quello che fa per voi.
Con i bimbi, dove si va?
Se l’argomento acquario è già stato archiviato perché l’avete visitato mille volte, se avete già passeggiato nel centro storico, splendido ma forse un po’ ostico per i più piccoli, se avete girato tutto il porto antico e lo avete visto dall’alto dopo essere saliti sul Bigo, l’ascensore panoramico, se avete già visitato il Galata, bellissimo, interattivo e divertente museo del mare (con tanto di sottomarino visitabile) non pensate che Genova abbia esaurito le attrattive. Fate una sosta da Panino Marino (benvenuto pesciolino!) per una sosta ritemprante e partite alla scoperta di qualcos’altro.
Genova, una città per noi
La Superba, come Petrarca chiamava la città, si allarga e allunga per 35 chilometri seguendo la linea dell’acqua, con i suoi quartieri, 19 ex comuni autonomi aggregati alla Grande Genova nel 1926.
Chi cerca il mare ma non osa allontanarsi troppo, non avrà che l’imbarazzo della scelta: con il prezzo di una corsa urbana si raggiungono angolini incredibili che poco hanno da invidiare alle località di villeggiatura più acclamate della Riviera. Seguendo la via di Levante e spingendosi verso il confine della città, si raggiunge una vera perla, non a caso meta ottocentesca di turismo blasonato. Parliamo di Nervi, ex villaggio di pescatori al confine con Bogliasco, facilissimo da raggiungere e con tutto quello che serve per regalare ai piccini e ai loro accompagnatori una giornata pressoché perfetta.
Passeggiate sul mare e ottime focacce
Come si diceva, per arrivarci basta fare una corsa di bus dal centro città (linea 15 o 17) oppure, usando il biglietto integrato, saltare sul primo dei tanti treni regionali in direzione La Spezia, da Principe o Brignole. In entrambi i casi, il tragitto sarà velocissimo e in poche fermate si potrà dire, finalmente, di essere al mare, quello vero.
La stazioncina ferroviaria di Nervi è quasi sospesa sull’acqua, come spesso accade in Liguria: si scende dal treno e, percorsi pochi metri, ci si trova direttamente sulla passeggiata a mare, uno dei meritati punti d’orgoglio del luogo. Chi ha fame potrà approfittare, già che c’è, delle bontà della focacceria Buon Appetito nascosta, ma non troppo, nel passaggio sotto i binari. Occhio solo agli orari, diciamo un po’ creativi, che seguono gli umori del clima e dei gestori, comunque sempre gentilissimi (quando ci sono).
Tra onde, calette e angoli relax
Fatta scorta di vivande, si può tornare leggermente indietro, lungo la passeggiata a picco sul mare verso il porticciolo e le sue casette colorate, o proseguire per Capolungo. In ogni caso, la passeggiata Anita Garibaldi comprende i due chilometri che collegano entrambe le località e sarà facile percorrerla a piedi (o con i roller, lo skate, le biciclettine e tutti i mezzi di locomozione accessibili a un bambino). Compresi, ovviamente, i passeggini dei più piccoli. Per tutti, è previsto lo spettacolo delle onde che s’infrangono sugli scogli e le calette sottostanti, a tratti appena nascosti dalla vegetazione rigogliosa di palme e macchia mediterranea che punteggia il blu di mare e cielo.
Il percorso, già semplice e piacevole, è ulteriormente alleggerito, per chi lo vuole, dalla possibilità di sostare su una delle tante panchine che la gente del posto periodicamente ridipinge con amorosa dedizione. Poi, piuttosto frequenti ma non invadenti, ci sono i baretti e i ristorantini affacciati sulla via pedonale. In particolare, i più golosi apprezzeranno le ottime granite con panna freschissima di uno dei locali più accoglienti, il Pisacane III.
Un tuffo tra natura e cultura
Alle spalle della passeggiata, si apre l’immensa area dei Parchi di Nervi, accessibile da diversi viottoli che passano sotto la ferrovia. Meta ideale per una sosta vista mare, gli oltre novantamila metri quadri di spazio verde tra la via Aurelia e gli scogli costituiscono il più grande parco urbano sul Mediterraneo. Dal clima temperato tutto l’anno, Nervi è un paradiso per innumerevoli specie vegetali e animali e accoglie tutto l’anno i giochi dei bambini come il relax dei più grandi. Seminascoste tra gli alberi secolari, vi sorgono ancora le antiche ville che il Comune, oggi proprietario, ha trasformato in musei: la Galleria d’Arte Moderna di Villa Serra, le Raccolte Frugone di Villa Grimaldi Fassio e il Museo Luxoro.
Un carico di energia prima di ripartire
Terminata la parentesi culturale, non resta che abbandonarsi al sole, se c’è ancora, e ridiscendere verso il mare: pochi passi, un paio di saliscendi con vista sul promontorio di Portofino ed ecco che si arriva, finalmente, all’ultima spiaggetta ancora ufficialmente nel comune di Genova. Siamo a Capolungo, o Sant’Ilario a Mare (sì, proprio lui, quello di Bocca di Rosa), circondati dagli scogli e dalle case degli ex pescatori. Per un boccone, una bibita e un sorriso c’è il Pub del Duca, vera istituzione del posto. Per l’ombra dell’ultimo sole, basta sistemarsi sulla riva, mettersi comodi e godersi lo spettacolo.
[Camilla Marini]