Il Sentiero dei Proverbi è una una piacevole passeggiata nel Parco del Curone, a Lissolo, dove si scoprono i valori e gli insegnamenti della tradizione contadina
di Monia Ferrarese
Alla ricerca di una destinazione un po’ diversa per una gita fuori porta? Il Sentiero dei Proverbi di Lissolo è una passeggiata facile e adattissima ai bambini, tra natura e cultura popolare.
Inaugurato nel luglio del 2015 e ideato da Giuseppe Palamini, il sentiero si trova in provincia di Lecco, nel comune di La Valletta Brianza, all’interno del Parco del Curone. Il percorso, quasi tutto pianeggiante, si snoda per due chilometri partendo dal piccolo centro storico del borgo di Lissolo.
La sua particolarità sta nel fatto che lungo il percorso ad anello gli escursionisti si imbattono in una serie di istallazioni, una sessantina di proverbi della tradizione brianzola incise in tavole di legno recuperato nella zona e abbellite da immagini dell’illustratore Filippo Brunello. Nelle tavole i proverbi sono scritti in dialetto e accompagnati dalla traduzione in italiano e dalla versione Braille.
Sentiero dei proverbi: un mondo di tradizioni
I quadri che punteggiano il cammino raccontano un mondo di tradizioni, valori e insegnamenti contadini un po’ desueti, ma interessanti e anche attuali, in un itinerario divertente che invita alla riflessione.
Tra i proverbi troviamo: “Sbassà giò ul coo minga semper el voer dì de’vè perdüü” (Chinare il capo non sempre vuol dire aver perso) oppure “L’è mej una gaina magra incoe che un cappone grasso domani” (è meglio una gallina magra oggi che un cappone grasso domani). O ancora “April el ghe n’a trenta, ma s’el piuvess trentün ghe farìa mann a nissügn” (aprile ne ha trenta, ma se piovesse trentuno non farebbe male a nessuno).
Vicino a ogni cartello c’è una parola o un verso, inciso a fuoco sul legno. Letti nella successione corretta, formano la poesia “Squarci” di Paolo Menon, dedicata alla flora e alla fauna locali.
Lungo il percorso si trovano sculture in legno: uno scoiattolo o uno gnomo che sono anche un ottimo stimolo per far camminare i bambini senza che si annoino.
La variante lunga
Per chi volesse allungare un po’ l’itinerario, c’è una variante di circa un chilometro che raggiunge Pian dei Pini, il punto panoramico a oltre cinquecento metri di altezza che offre, nelle belle giornate, una meravigliosa vista sulle Prealpi, i Colli Briantei e i Laghi.
Questo percorso alternativo parte dietro al convento delle suore Romite di Bernaga ed è dedicato all’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sii” e al “Cantico delle Creature” di San Francesco.
Numerose sono le iniziative organizzate durante l’anno: in autunno c’è la classica castagnata all’ustana con la dimostrazione della curvatura dei bastoni da collezione piegati a fuoco. A dicembre c’è il presepe e poi ancora la magica Notte dei Lumini, con circa milletrecento luci che illuminano il borgo.
Happy family
La passeggiata è semplice e adatta a tutti. Per i piccini che ancora non camminano meglio utilizzare il marsupio, perché un piccolo tratto nel bosco è accidentato, difficile da percorrere con un normale passeggino. Come per ogni passeggiata in famiglia, indossiamo le scarpe da trekking e non dimentichiamo la borraccia!
Oltre alla possibilità di fare un picnic a fine passeggiata, in zona si raggiungono facilmente diversi agriturismi e cascine, per pranzi nel verde con una splendida vista sull’Alta Brianza. D’altronde, come dice il sentiero: “Ul temp el và al trott fin tropp, ma quel del spass el và al galopp”. Cioè: “Il tempo va al trotto fin troppo, ma quello del divertimento va al galoppo”.