Tre musei aperti e un po’ insoliti, che meritano una visita nei weekend d’autunno: per scoprire l’avanguardia, la dolcezza o la bellezza della natura
Il Museo del Bonbon
Pur essendo un’azienda tedesca, la famosa produttrice di orsetti gommosi Haribo ha aperto grandi stabilimenti nella Provenza francese. Qui, nella cittadina di Uzes, c’è un intero museo dedicato ai dolcissimi prodotti che quest’anno compiono nientemeno che 100 anni. Il museo è “politicamente scorretto” ma è così pieno di profumi, sapori, luci, effetti speciali, installazioni multimediali e giochi che vale la pena di fare una visita. E la boutique fa letteralmente impazzire i bambini.
MUSÉE DU BONBON HARIBO – Pont des Charrettes, Uzès – Francia
La Clinica delle Tartarughe
Passando per Riccione, sulla riviera Romagnola, ci si imbatte in un curioso edificio azzurro: è la sede della Fondazione Cetacea, una clinica dove vengono accolte e curate le tartarughe ferite. I bambini possono visitare il centro: basta prenotare la visita guidata, al costo di una donazione di 3 euro (per adulti e bambini sopra i 6 anni, gratis al di sotto dei 6 anni). I piccoli laboratori, che durano il giusto per mantenere l’attenzione dei bimbi vivaci, sono disponibili anche in inglese. E alla fine, se volete, potete adottare una tartaruga!
FONDAZIONE CETACEA ONLUS – Viale Torino, 7A – Riccione (RN) – Tel. 0541 691557
Il Museo di Arte Elettronica
La città della crostata più buona del mondo, l’austriaca Linz, è anche la sede del primo museo europeo di arte elettronica. In questa scuola di futuro, le installazioni e gli spazi-laboratorio sono visitabili con uguale entusiasmo da grandi e piccini. La prenotazione è obbligatoria e le visite sono guidate, ma solo in tedesco e in inglese.
Dagli spazi in 8K ai contatti con l’intelligenza artificiale, dai visori alla neurobionica, dalla musica alle luci fluttuanti, tutto vi stupirà.
ARS ELECTRONICA CENTER – Ars-Electronica-Strasse 1, Linz – Austria