“Mamma, io voglio le scarpette con le punte perché voglio fare la ballerina di danza classica vera”.
Niente, riescono sempre a stupirci, e ad appena 4 anni riescono ad avere le idee molto chiare su quello che vogliono fare, essere, diventare.
“La ballerina vera, okay”, rispondo.
Vediamo cosa c’è da sapere sulla danza classica, aldilà degli stereotipi di tutù, body e scaldamuscoli. Ce lo spiegano Maria Elena Fernandez e Marisa Milanese, docenti del Liceo Coreutico Germana Erba.
I benefici della danza classica
Oltre che di un’arte elegante e piena di fascino, si tratta di una disciplina motoria tra le più complete. I benefici sono sia di natura fisica che psicologica. La danza classica è infatti un ottimo alleato nello sviluppo armonico del corpo, sia a livello muscolare che posturale e di coordinamento. L’apprendimento del senso musicale, inoltre, è coadiuvante rispetto all’ascolto del mondo esterno, così come la conoscenza del proprio corpo e l’autodisciplina che promuovono la fiducia in se stessi, contribuendo a plasmare positivamente il carattere. La danza è cultura, rispetto di regole e socializzazione.
L’età: dalla propedeutica alla coreutica
Il primo passo verso la danza, per i più piccini dai 3 ai 7 anni, è la propedeutica alla danza. Si tratta di un progressivo avvicinamento, soft e in chiave di gioco e scoperta, alla disciplina coreutica. La propedeutica permette da subito di acquisire una corretta postura, di lavorare sull’educazione al movimento e di promuovere un adeguato sviluppo della muscolarità. Indicativamente dai 7/ 8 anni inizia l’inserimento nel corso di danza classica.
Il ballerino
Sono sempre di più -per fortuna- i maschietti che si innamorano della danza, e sono anche molto motivati. I giovani ballerini di oggi vanno ad aggiungersi ai numerosi danzatori, tanti partiti dal Teatro Nuovo di Torino anche, che ora lavorano in tutto il mondo. “La danza appartiene a tutti -ha sempre detto Germana Erba- è disciplina e libertà insieme”. Fortunatamente sono abbastanza superati gli stereotipi legati alla figura del ballerino omosessuale e anzi l’uomo che balla è apprezzato per il suo fascino, la fisicità e mascolinità elegante.
L’impegno della danza
È importante che la danza sia vissuta come un’esperienza formativa e piacevole al tempo stesso, con la possibilità che diventi “la strada per la vita” o che resti un bagaglio (coordinazione e concentrazione, senso del ritmo, dialogo con il proprio corpo, conoscenza musicale, gusto estetico) “da portare con sé nella vita” anche se si prenderà una strada diversa. In ogni caso, va detto che la danza classica richiede un certo impegno. Certo, dipende dal contesto, dall’età e dal livello, ma è importante seguire con regolarità. Se l’attività è per bambini e ragazzini, legata al tempo libero, le lezioni hanno in generale cadenza bisettimanale/trisettimanale. Per chi sceglie la danza come materia caratterizzante del curriculm di studi secondari di secondo grado, come gli studenti del Liceo Coreutico Germana Erba, l’impegno diventa quotidiano e molto intenso.
Attenzione però: ecco i danni da danza
Bisogna sapere che possono insorgere alcuni problemi se si danza quotidianamente e per professione. Gli esercizi possono essere molto duri e innaturali per il corpo se troppo frequenti, sia a livello articolare che posturale. Esistono vere e proprie patologie della danza classica, come periostiti del tibiale posteriore, sindromi del labrum acetabolare, tendiniti, fratture da stress dei condili femorali e della tibia, lombo-sacralgie e cervico-dorsalgie. Altro tasto dolente per le ballerine è il peso. Il senso estetico ricercato sul palcoscenico spesso porta purtroppo a un controllo del peso e della forma che può degenerare in disturbi dell’alimentazione, dalle diete improvvisate alla bulimia. È importante affidare i propri figli a insegnanti valide e attente, e di monitorare che la loro passione per le punte non diventi fanatismo malsano.
Nella borsa di danza metto…
L’ordine e la pulizia sono aspetti fondamentali nello studio della danza. La borsa di danza dovrà quindi contenere i materiali tecnici necessari per frequentare la lezione: le scarpine, il body e i collant con gonnellino/calzamaglia, ai quali vanno abbinati scaldacuore e scaldamuscoli da indossare prima e dopo la lezione. Solitamente ogni corso o livello ha un colore per tutto e tutti: è molto più ordinato, anche visivamente, essere tutti uguali. L’armonia, l’ordine e l’amore verso il bello partono anche da lì. Bisogna prevedere anche tutto ciò che serve per una pettinatura adeguata e ordinata (pettine, forcine, elastici, mollette, retine, fermagli, copri chignon, gel) e i prodotti per l’igiene personale.