Negli ultimi tempi sono tanti i bambini e ragazzi che hanno nostalgia della scuola fatta in casa e poca voglia in generale di lasciare il rassicurante bozzolo domestico. Ne parliamo con le psicologhe dello studio CompletaMenti
Dalla materna alle superiori, più di un alunno ha rimpianto la Dad e ha fatto il tifo per una bella settima o ottava ondata che lo tenesse al caldo nel bozzolo delle mura domestiche.
“I motivi, ufficialmente, sono la comodità, la possibilità di svegliarsi più tardi, il non doversi preparare in fretta la mattina. Ma c’è dell’altro – raccontano le psicologhe Stefania Rivoira, Laura Recrosio e Loredana Fuggetta dello studio CompletaMenti -. Con la Dad ragazze e ragazzi si sentono meno esposti, si mettono meno in gioco. Le ore di scuola si arricchiscono di una componente ludica, perché durante la lezione si può stare sdraiati a letto, mangiare, giocare con la Play. Tuttavia come genitori dobbiamo spronarli a tornare a vivere la scuola nel suo senso più pieno, godendo di ritmi, regole e anche aspetti ludici in presenza”.
La paura dell’incontro
Il rischio del contagio sanitario, in questi lunghi anni di pandemia, si è tradotto nella paura di contagio relazionale. Questo fenomeno purtroppo non riguarda solo i ragazzi più fragili e schivi, ma anche quelli che prima non avevano problemi di socialità. Quelli che uscivano spesso, senza problemi. “Ne soffrono anche moltissimi adulti. Però, in una fase delicata della vita come la preadolescenza e l’adolescenza, in cui una persona inizia a creare la propria identità, chiudersi è davvero penalizzante. Il rischio è di vivere guardando, senza sporcarsi le mani, restando spettatori chiusi nelle proprie stanze. E alla lunga aumentano le ansie, gli attacchi di panico, i disturbi ossessivo-compulsivi”.
Il ruolo dei genitori
Di fronte a un figlio in difficoltà, cosa possono fare i genitori? “Tra i genitori dei nostri pazienti più giovani notiamo due tendenze pericolose. Da un lato ci sono quelli che applicano tentativi maldestri di stare vicini ai figli entrando nel loro mondo, facendo gli adolescenti anche loro, invadendo gli spazi sul web, iscrivendosi nei loro social preferiti, magari facendo video su Tik Tok insieme. Questo atteggiamento può essere simpatico una volta ogni tanto, ma i ragazzi hanno bisogno di differenziarsi dai genitori e di avere spazi tutti loro. Altri genitori invece hanno paura di entrare nelle stanze dei figli anche solo per fare due chiacchiere. Temono di essere mandati via. Bisogna trovare un equilibrio. Non lasciare i ragazzi troppo soli con se stessi, chiusi nelle loro camere, ma interagire con loro, interessarsi a quello che fanno. E al tempo stesso evitare l’invadenza e, soprattutto l’eccesso di controllo, per esempio sui cellulari, privando i figli dell’autonomia e trasmettendo loro un messaggio di sfiducia”.
Il recupero della progettualità
Incoraggiare la socialità dei figli è importante. è il momento di riproporre sport, corsi, uscite di gruppo. Se c’è bisogno, bisogna aiutare i figli a mantenere una rete di relazioni. “Siamo consapevoli che non è facile e spesso anche agli adulti serve un aiuto, avere persone con cui scambiare consigli. Può essere la rete di amici, ma se non c’è o è debole, ci si può affidare a professionisti che ci aiutino a ragionare. E poi, il consiglio importante che ci sentiamo di dare a tutti è il recupero della progettualità: pensare, immaginare, sognare cose che si vorrebbero fare. Riprendere a guardare il futuro significa riprendersi la propria vita”.
Cos’è Completamenti
È un team di professioniste che si occupa del benessere psicologico delle famiglie. Il valore aggiunto? Oltre alle attività tradizionali in studio, offre tante proposte online tra cui scegliere, con modalità, tempi e prezzi differenti. Si va dalla consulenza classica alle consulenze di gruppo, utili per piccoli gruppi di genitori con problemi comuni.
Specifica per i bambini e ragazzi la Palestra psicologica per sviluppare la resilienza e migliorare l’autostima.
Le Pillole sono brevi video che aiutano a gestire situazioni familiari di vario tipo.
La Family Help serve per i problemi urgenti, mentre il Vocal Support è un pacchetto di messaggi vocali, utili per un aiuto mirato e veloce.