Anticonformista, sfacciata, fuori dagli schemi: è Pippi Calzelunghe che festeggia il 75esimo anniversario della prima pubblicazione.
Era sera, l’ora della nanna e una bambina, Karin, faceva fatica ad addormentarsi. Per prendere sonno, ha chiesto alla mamma di raccontarle una storia di Pippi Calzelunghe, nome appena inventato. Quella mamma era Astrid Lindgren, svedese, famosa autrice di libri per bambini, che quella sera diede vita alla più grande, emancipata e testarda bambina di sempre. Obbligata a letto per una polmonite, l’autrice scrisse tutte le storie di Pippi per regalarle alla figlia per il suo decimo compleanno. La raccolta fu pubblicata per la prima volta nel 1945. Il volto di Astrid, morta nel gennaio 2002 all’età di 94 anni e già nominata “svedese del secolo” per il suo attivismo oltre che per la sua scrittura, è sulla banconota da 20 corone: un soldo che vale poco e che per questo potrà più facilmente capitare nelle mani di un bambino. Pippi Calzelunghe oggi compie 75 anni, è stata tradotta in 77 lingue e ha venduto 66 milioni di copie.
Pippi, amata ma non da tutti
Pippi è innanzitutto libera. Poi è anche una bambina. Ma è libera, fuori dagli schemi, anticonformista fino a dare fastidio. Esce da tutti gli stereotipi che, allora come adesso, sono appiccicati addosso alla brava bambina. E se qualcuno le chiede perché, lei risponde decisa, come se non ci fosse cosa più naturale dello scegliere senza condizionamenti. Se da una parte Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe è simbolo di emancipazione e purezza, amata soprattutto dai bambini e dalle bambine, dall’altra tutta questa sfacciataggine non piacque. La prima edizione del ’45 della casa editrice Rabén & Sjögren, con le illustrazioni di Ingrid Vang Nyman, fu accolta da grandi polemiche, anche in Svezia. La bimba dai capelli rossi e le calze spaiate non era come le altre protagoniste dei libri di infanzia di quel periodo.
Pippi arriva in Italia
Fu l’editore Vallecchi nel 1958 a portare Pippi in Italia, giudicata sconcertante e diseducativa da preti, maestri e genitori. Eppure “molte bambine degli anni ’40 mi scrissero poi da adulte, per raccontarmi quale senso di liberazione avevano provato nel leggere Pippi, e quant’era bello che fosse una bambina e non un maschio”, aveva commentato l’autrice.
La casa museo e il parco divertimenti
Dal 2015 la casa di Stoccolma della scrittrice è aperta ai turisti. Dalla sua morte non è stato toccato nulla e i visitatori possono ritrovare tutti gli umori e il carattere di questa grande scrittrice, che negli anni ha ammesso di essersi ispirata più di una volta alla sua vita reale per far vivere la biricchina con le trecce rosse. Invece a Vimmerby, a sud di Stoccola e città natale di Astrid Lindgren, ha preso forma il Parco divertimenti di Pippi Calzelunghe. Il parco è un po’ giochi e un po’ letterario e gli attori mettono in scena le avventure stravaganti di Pippi e i suoi amici. I piccoli visitatori possono immergersi nei racconti del libro, giocare sulle zattere e nell’acqua, possono arrampicarsi su mobili giganti, giocare con le funi, i pirati e i cavalli. Ovviamente non manca la ricostruzione di Villa Villacolle! I bambini sotto i tre anni non pagano, il biglietto per i bimbi costa circa 35 euro per un giorno e poco meno di 50 euro per due giorni. Per gli adulti 45 euro circa per la giornata e 65 per la due giorni. È possibile dormire dentro al parco.
Leggere le avventure di Pippi: gli imperdibili di Salani
In questi ultimi anni la famiglia erede di Astrid Lindgren ha mosso una politica molto rigida sui diritti delle opere di famiglia, Pippi inclusa. In Italia è Salani l’unico editore che ne custodisce i diritti. Quest’anno esce con due importanti inediti, proprio in occasione dell’anniversario dalla prima pubblicazione. È fresca di stampa la nuova edizione integrale di “Pippi Calzelunghe”, a cura di Samanta K. Milton Knowles, che contiene otto nuovi capitoli. Quattrocento pagine piene zeppe di avventure e parole, di risate e coraggio. Il libro è per bambini grandicelli, o adulti anche (non è mai troppo tardi per leggere Calzelunghe!), con poche belle illustrazioni e tantissima storia.
La versione illustrata
Per i più piccoli invece (non è mai troppo presto per iniziare con Calzelunghe!) è uscita finalmente la versione illustrata, ovviamente ridotta, introvabile fino a qualche tempo fa. Meraviglioso e coloratissimo, “Conosci Pippi Calzelunghe?” raccoglie le illustrazioni originali del 1947 di Ingrid Vang Nyman, rastaurate e colorate in formato digitale. Non esiste modo migliore per presentare ai bambini un mondo diverso e alternativo, diverso e contrario, dove tutto o quasi è possibile. E poi, come ha commentato Bianca Pitzorno, esisterà solo un “prima e dopo Pippi”.
La serie TV e i film
Da non perdere anche la serie tv, ripreso lo scorso anno in occasione del suo 50° anniversario. “Le fantastiche avventure di Pippi Calzelunghe” (CG Entertainment / Planeta Junior Italia) è l’irresistibile serie che ha catturato milioni di spettatori grazie alla simpatia e alla stravaganza della sua protagonista, Pippi, interpretata tra il 1969 e il 1970 dalla svedese Karin Inger Nilsson e doppiata nella versione italiana da Emanuela Rossi. La serie classica completa è pubblicata in 2 cofanetti: il primo Box contiene 12 episodi in 4 dvd, i conclusivi 9 episodi sono nel secondo Box in 3 Dvd. I bambini non ne hanno mai abbastanza e vogliono vedere e rivedere le puntate, cogliere ogni dettaglio, scoprire battute, irriverenze e scherzetti della splendida Pippi. Ma, in pochi lo sanno, Pippi è arrivata anche nel grande schermo, con quattro lungometraggi raccolti nel Box I film di Pippi Calzelunghe.
La campagna di Save the Children
Per questo compleanno speciale, la Astrid Lindgren Company e Save the Children lanciano la campagna globale “Pippi di oggi“, a sostegno del lavoro che l’organizzazione da oltre 100 anni porta avanti a favore dei bambini a rischio, che si spostano soli (proprio come Pippi) in fuga da guerra e povertà. “Nel 2018 – si legge sul sito- più di 70 milioni di persone sono state costrette a fuggire dal proprio Paese, con un aumento di 2,3 milioni rispetto all’anno prima, di cui oltre la metà sono minori (53%). Si stima che 138.600 siano bambini soli, senza genitori e tra di loro molte sono le ragazze. Settantacinque anni fa Pippi Calzelunghe arrivò da sola in una nuova città: oggi, milioni di ragazze sono costrette a lasciare le loro case e a trasferirsi non solo in nuove città, ma anche in nuovi Paesi. Le ragazze in fuga da guerra e povertà devono raccogliere tutta la loro forza, coraggio e speranza per affrontare le sfide di questo percorso e trovare la strada per un futuro migliore. Sono le “Pippi di oggi”.