Nel Paese del Sol Levante si comincia ad aprile e per ben undici mesi un viavai di randoseru – cartelle rigide di pelle o sintetiche, rosse per le bambine e nere per i bambini – ronzerà per le vie giapponesi in direzione della scuola. Direttore, insegnanti e studenti più grandi accolgono i nuovi allievi introducendoli alle nuove classi, ai genitori viene permesso di scattare foto e incontrare personalmente tutto lo staff. Curiosità portafortuna: è tradizione che il primo pasto scolastico consista in riso con salsa di alghe e uova di quaglia. Arigatò Giappone, per ricordarci come l’ipermoderno e la tradizione vadano per mano a scuola con una tale eleganza!
[Chiara Dolza]