Devo una risposta collettiva alle email che sempre più spesso chiedono pareri sui cibi modificati e arricchiti di molecole definite utili dalla pubblicità. Che siano fibre, antiossidanti, vitamine, Omega3, probiotici o folina, che si trovino nello yogurt, nei succhi di frutta o nei cereali della colazione, bisogna ricordare prima di tutto che questi effetti benefici sono solo presunti, perché non esistono riscontri scientifici che possano avvallare le pretese salutistiche di tali cibi. L’Unione Europea, a tal proposito, sta rivedendo con maggiore severità la normativa dell’etichettamento e delle dichiarazioni presenti sulla confezione. Poiché molti alimenti arricchiti si rivolgono all’infanzia, bisogna che mamme e papà siano informati del fatto che il rischio di carenze nutritive, anche nei bambini, è oggi ridotto al minimo (stiamo parlando ovviamente di bambini che crescono nel nostro comune contesto sociale). Ben più grave è il rischio di una malnutrizione per eccesso, che può apparire meno drammatica nelle conseguenze immediate, ma è non meno pericolosa nel medio e lungo termine. Gli integratori presenti negli alimenti non servono nella stragrande maggioranza dei casi. Solo pochissime categorie potrebbero eventualmente giovarne: gli ammalati o quelli che si nutrono davvero male, per abitudini errate o incuria. Ma in questo caso, soprattutto se si tratta di bambini, bisogna rimediare all’ineducazione nutrizionale, non peggiorare la situazione fornendo sostituti nutritivi di basso profilo.
Roma, una città per bambini e bambine
Non solo Pantheon e Colosseo: alla scoperta di luoghi, proposte e attrazioni a misura di famiglia e bambini che offre Roma, la città eterna