Che cos’è la biodiversità e perché è così importante per la salute e il futuro nostro e del pianeta che abitiamo
Ci sono parole che fanno irruzione nel nostro vocabolario. Alcune fastidiose e usate in modo inopportuno o in modo generalizzato facendone perdere il significato più profondo. Ogni momento storico ha le sue. Tra queste ce n’è una particolarmente importante, per noi di Slow Food: la biodiversità.
Cosa sappiamo di biodiversità?
Facciamo un passo indietro con due fotografie che sintetizzano il momento che stiamo vivendo. La prima mette a fuoco un aspetto positivo: la tutela della biodiversità da febbraio 2022 è entrata nei principi fondamentali della nostra Costituzione.
La seconda è preoccupante: il 75% delle colture agrarie presenti all’inizio del Novecento è ormai perso. Solo per parlare del settore agricolo. Le più autorevoli istituzioni internazionali hanno riconosciuto il valore e il suo legame con il cibo, come la Fao che nel 2019 ha dichiarato che “la biodiversità è indispensabile per la sicurezza alimentare”.
Biologico + diversità
Biodiversità è una parola recente che ha origine, però, con la nascita della vita sulla Terra. È la somma di biologico e diversità e si usa per definire “ogni tipo di variabilità tra gli organismi viventi, compresi, tra gli altri, gli ecosistemi terrestri, marini e altri acquatici e i complessi ecologici di cui essi sono parte; essa comprende la diversità entro specie, tra specie e tra ecosistemi” (conferenza dell’Onu, Rio de Janeiro, 1992).
Spesso, in modo sbrigativo, si circoscrive la biodiversità a specie fragili e a rischio di estinzione come il panda gigante, l’orango di Sumatra, la barriera corallina. Ma non è solo questo: è l’essenza della nostra esistenza. Non possiamo dimenticarci della straordinaria varietà di vegetali e razze animali che, nutrendoci, hanno sostenuto la nostra vita sulla Terra fino a oggi.
Perché è importante preservarla
Preservare la biodiversità e conservarne l’equilibrio garantisce innumerevoli vantaggi sia all’ambiente che all’uomo: un mondo povero di varietà genetica non conviene e la storia ce lo insegna.
In Irlanda a metà Ottocento, un parassita della patata (la peronospora), colpì l’unica varietà di questo tubero coltivata sull’isola e base della dieta locale. In pochi anni 1 milione e mezzo di irlandesi morirono per denutrizione e altrettanti migrarono verso gli Stati Uniti. Un esempio del rischio che corriamo quando non coltiviamo la biodiversità.
Basta poco: una malattia, il cambiamento climatico o il processo di decrescita, che può interessare una varietà considerata forte e portarla verso l’estinzione.
Nutrirsi di biodiversità è nutrirsi di salute
Quel è l’errore che stiamo commettendo? Negli ultimi cinquant’anni abbiamo privilegiato poche specie ritenute più forti perché più produttive; trascurando i fattori negativi che certe scelte comportavano: maggiore impatto sulle risorse non rinnovabili (acqua e suolo) e maggior uso di fertilizzanti, pesticidi, antibiotici.
Oggi l’allevamento intensivo, ad esempio, si avvale di meno di 10 razze animali, con il 26% delle quasi 9.000 conosciute a rischio d’estinzione. Una conta delle perdite che non è solo quantitativa, ma anche qualitativa: nutrirsi di biodiversità è nutrirsi di salute, e permette ai sistemi agricoli di superare shock ambientali, cambiamenti climatici, pandemie.
Da oltre 20 anni Slow Food si occupa della biodiversità che sta alla base dell’agricoltura e della produzione del cibo con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità (puoi sostenerla con il 5×1000 CF 94105130481): specie e varietà vegetali, razze animali, insetti utili, microrganismi, ecosistemi, saperi, culture.
È stata una delle prime realtà a focalizzare l’attenzione sulla biodiversità domestica (varietà coltivate e specie allevate) ed è la prima in assoluto ad aver considerato tecniche e prodotti trasformati (pani, formaggi, salumi…) parte integrante della biodiversità da salvare.
Appuntamento a Terra Madre
La biodiversità sarà protagonista a Terra Madre Salone del Gusto dal 22 al 26 settembre al parco Dora di Torino il cui tema centrale sarà la rigenerazione. Non può esserci rigenerazione senza biodiversità: coltiviamola!
Di Valter Musso
Per saperne di più
Un albo illustrato per scoprire la biodiversità insieme ai bambini e capire come le nostre scelte possono metterla in pericolo o salvarla. Il libro, che ha avuto grandissimo successo in Francia, è
organizzato in tre diverse sezioni: Osserva, Conosci Proteggi. Ci porta a scoprire la biodiversità delle foreste, del suolo, del mare, degli oceani e delle barriere coralline, degli insetti impollinatori, della città, ma anche nella nostra vita quotidiana e nel piatto. Tanti spunti per avvicinare i piccoli al tema incuriosendoli e facendoli diventare piccoli custodi della biodiversità.
Di Mathilde Paris e Marion Tigréat, Slow Food Editore