La macrobiotica: mangiare equilibrato per stare bene

da | 7 Gen, 2020 | Tutto food

L’equilibrio si raggiunge imparando ad ascoltare il nostro corpo. Ne parliamo con Dealma Franceschetti, blogger e autrice di libri di cucina 
Per mangiare bene la macrobiotica suggerisce di armonizzare yin e yang, caldo e freddo, forza e debolezza. Il mondo, ma anche il nostro corpo, è fatto di alternanze ed energie da calibrare, trovando il giusto equilibrio. È quanto

spiega la macrobiotica, che non è un regime alimentare, ma una filosofia di vita che
deriva i suoi concetti dal taoismo, come ci racconta Dealma Franceschetti, consulente macrobiotica, autrice di libri e blogger seguitissima. “Quando ho scoperto la macrobiotica nel 2005 mi si è aperto un mondo di energie sottili, di connessioni invisibili, ma potenti, tra il cibo e il corpo, la mente e le emozioni. Ho iniziato un viaggio alla ricerca di cosa mi fa stare bene, di cosa mi tiene in equilibrio e mi permette di non chiudermi, ma di aprirmi, di non separare, ma unire”

Imparare ad ascoltarsi

Portare equilibrio e armonia nella nostra vita e sulla nostra tavola, a chi non piacerebbe?
L’approccio macrobiotico all’alimentazione ha come risultato un menu prevalentemente vegetale, a base di cereali integrali, tante verdure di stagione, pochi zuccheri e pochi cibi di origine animale (nel caso di Dealma nessuno). Una dieta, insomma, fondamentalmente sana, giusta da sperimentare questo mese dopo gli eccessi delle feste, e come bussola orientativa in generale. Ma come trovare la giusta alchimia di buono per il corpo e piacevole per il palato? Si seguono i consigli di Dealma, che sul suo sito e nei suoi libri propone ricette gustose e al contempo salutari. “Per me questo aspetto è davvero importante: il cibo quotidiano deve essere buono e appagante, oltre che sano. Il mio consiglio di partenza è di fare una distinzione tra il cibo di tutti i giorni e quello delle feste. A casa si mangia bene e sano, ma ci possiamo concedere strappi alla regola senza patemi.

Libertà alimentare

La macrobiotica non esclude nulla: il suo obiettivo finale è quello della libertà alimentare, ma bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo. “Nelle mie consulenze, consiglio di iniziare con sei mesi di “pulizia dell’alimentazione”, per imparare a fidarsi del proprio istinto/intuito. L’ascolto del corpo è potente, ma prima bisogna ripulirsi dal cibo spazzatura. La libertà passa dalla conoscenza e dalla sperimentazione personale. Nella macrobiotica non ci sono cibi tassativamente proibiti o permessi, l’unico cibo che possiamo definire macrobiotico è quello che ti mette in equilibrio con l’ambiente in cui vivi, che rispetta i tuoi bisogni e ti mantiene in salute e felice. Scegliere un’alimentazione macrobiotica significa intraprendere un percorso. Obiettivo finale: l’equilibrio, l’armonia e la libertà dagli schemi

Cibi caldi e cibi freddi

Nella visione macrobiotica, l’energia yin è un’energia fredda, di dispersione, mentre quella
yang è un’energia calda, di concentrazione. Ci sono cibi che per loro natura sono più
equilibrati: – cereali integrali, legumi, verdure, alghe. – prosegue Dealma -. Alcuni cibi
hanno uno yin delicato, che rilassa e rinfresca, mentre altri hanno uno yin più intenso, che
tende a raffreddare. È il caso degli zuccheri, l’alcol, i latticini, la frutta tropicale. Questo eccesso di freddo tende a trasformarsi in debolezza non solo fisica, ma anche mentale. Altri cibi, con un leggero yang, hanno un effetto tonificante e riscaldante, mentre quelli con uno yang molto intenso come uova, carne, salumi e formaggi stagionati, tendono a creare tensione e rigidità.

La macrobiotica e i bambini

Quali sono i tuoi suggerimenti per i genitori? “L’approccio macrobiotico suggerisce di non dare ai bambini un eccesso di yang, perché sono già yang di loro (sempre in movimento, tanta energia, ecc.). Un eccesso potrebbe creare tensione, nervosismo, difficoltà a rimanere seduti. Consiglio poco sale e limitare i
cibi più yang: salumi, carne, formaggi stagionati, uova. Da evitare anche un uso quotidiano
dei prodotti da forno. Per quanto riguarda i dolci, invece, è buona cosa abituarli a un
sapore delicato, non eccessivamente dolce. Un dolce leggero senza zucchero, derivati
animali e farine raffinate, dolcificato con la frutta, è persino consigliato dalla macrobiotica
per i bambini, che hanno bisogno di energia yin per crescere.

Amore per le verdure

In ogni (quasi) ogni famiglia che si rispetti c’è un bambino che non ama le verdure, cosa
fare? In generale, consiglio di far familiarizzare i piccoli con le verdure, magari
scegliendole insieme al mercato, cucinandole con loro. Inizialmente può essere utile
dissimulare le verdure in polpette e crocchette, magari accompagnate da salsine sfiziose, in sughi di verdura per condire la pasta, in una farinata con verdure frullate, o ancora delle vellutate cremose. Man mano però portiamole in tavole anche intere. L’importante è non scoraggiarsi, insistere e, soprattutto, dare l’esempio: prima o poi le ameranno!

RICETTE

Farinata con zucca, carote e rosmarino

Questa farinata piace molto anche ai bambini e può essere un modo per far apprezzare la
verdura anche ai più schizzinosi. È ottima come merenda da portare a scuola, ma anche
come spuntino in ufficio o addirittura come colazione salata.

Ingredienti
2 carote, 1 pezzo di zucca, 2 tazze di farina di ceci, 3 tazze di acqua, 6 cucchiai di olio evo, 2 cucchiaini rasi di sale marino integrale, rosmarino fresco

Mescolare la farina di ceci con l’acqua e lasciar riposare almeno un paio d’ore, così
diventa più digeribile. Lessare al vapore la zucca e le carote e frullare bene. Mescolare
alla pastella di ceci il sale, l’olio e la purea di zucca e carote. Tritare un po’ di rosmarino e
aggiungerlo al composto. Versare in una o due teglie, creando uno strato di circa un cm.
Infornare a 180° per circa 30 minuti.
Lasciar raffreddare prima di tagliare.

Mousse di mela e limone

La mousse è adatta a essere consumata anche spesso, perché molto leggera. Non
contiene ingredienti di origine animale, zucchero e nemmeno farine o amidi.
Il malto di riso è un dolcificante derivato dai cereali. L’amasakè è un dolcificante ancora più leggero e perfetto per i bambini, prodotto dalla fermentazione dei cereali. Il malto o
l’amasakè sono comunque facoltativi.

Ingredienti per 3-4 persone
3-4 mele (circa 750 g), 300 ml di acqua, 1 grosso limone, 1 cucchiaio di crema di mandorle, 1 cucchiaio di agar agar in polvere, 2 cucchiai di malto di riso oppure 3 di amasakè (facoltativo), 1 pizzico di sale marino integrale

Sbucciare le mele, togliere i semi e tagliarle a pezzettoni. Trasferirle in pentola con l’acqua
e il sale e portare a bollore. Cuocere coperto per 5 minuti, finchè saranno cotte. A parte sciogliere l’agar agar in poca acqua fredda e aggiungerlo in pentola. Riportare a bollore mescolando. Quando bolle bene spegnere e lasciar raffreddare finchè si sarà formata la gelatina. A questo punto frullare bene aggiungendo la crema di mandorle, il malto o l’amasakè e la buccia di limone grattugiata.
Servire accompagnata da scagliette di mandorle o di cioccolato fondente.

Dolci buoni e sani 
Il nuovo libro di Dealma Franceschetti, edito da Macro edizioni, ci fa scoprire e cucinare
dolci leggeri, senza derivati animali, ingredienti chimici, zuccheri e farine raffinati. Per
essere felicemente golosi, senza dipendenze!

Dealma Franceschetti macrobiotica

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