Non serve avere la ricetta e nemmeno gli ingredienti precisi. Queste preparazioni incoraggiano a improvvisare per portare in tavola un unico, meraviglioso pasto adatto a tutta la famiglia
Scordatevi di correre ad acquistare 100 grammi di burro chiarificato, il riso basmati e il cipollotto fresco in pieno inverno. Si può cucinare più che bene improvvisando e arrangiandosi con quel che si ha in casa. La tendenza delle “no recipe recipes” è stata inaugurata dal New York Times e sta raccogliendo un successo costante. Abbiamo raccolto anche noi la sfida. Eccovi le nostre “ricette senza ricetta” pensate a misura di cucina per tutta la famiglia.
Burritos
Praticamente ogni stile di cucina al mondo prevede una forma di pane piatto che avvolge un succulento ripieno proteico. A partire dal kebab, passando per burritos e piadine, i cibi arrotolati piacciono perché sono comodi da mangiare e offrono un piatto unico sano e saporito.
Alla base c’è il pane piatto: il più facile da trovare in Italia è la piadina. Sceglietela all’olio di oliva per limitare l’apporto di grassi saturi derivanti dallo strutto. Le confezioni da tre piadine si conservano il frigo a lungo.
Per la farcitura puntate su un mix di sapori: la varietà risulta gradita a tutti e permette di “modulare” gli ingredienti a seconda di gusti e intolleranze. Non è obbligatorio inserire tutto, così il piatto può declinarsi dal vegano al carnivoro totale.
Preparate come base una crema di legumi frullata e saltata in padella (i fajoles refritos messicani sono un frullato di fagioli, cipolla e pomodoro, ma ci sta bene anche un humus di ceci).
Aggiungete striscioline di pollo saltate in padella e leggermente speziate. Riempite con ogni tipo di verdura: insalata, julienne di cavolo verde, pomodori, cipolla, peperoni, cetrioli. Se gradite completate con fettine di patata al forno o riso bollito.
Condite con una salsa leggermente acida (maionese, ma va bene anche yogurt bianco e olio d’oliva) o, volendo, una spolverata di formaggio fondente, come una toma leggera.
Arrotolate e chiudete con la carta stagnola (così i bambini non si sporcheranno troppo). Volendo potete scaldare un attimo la piadina arrotolata in padella, sul grill o al forno (ma non è necessario se gli ingredienti della farcia sono caldi). Tagliate a metà e servite senza contorni: tutto quello che serve è dentro il pane.
Si mangia rigorosamente con le mani e si accompagna benissimo con una birra leggera fresca, only for adults, ça va sans dire.
Stir & fry
Più degli ingredienti, quel che serve per realizzare questa ricetta è il wok, un padellone profondo e antiaderente in cui far “saltare” gli ingredienti finché non si raggiunge quel grado di cottura croccante che rende appetibili persino i fagiolini bolliti.
Alla base del “mescola e soffriggi” c’è un mix di cibi precotti: un cereale bollito, le immancabili verdure e un elemento proteico che può essere carne, pesce, un legume, tofu, seitan o uova.
Gli ingredienti possono essere preparati in anticipo e uniti sul momento, anche separatamente per ottenere piatti adatti ai singoli palati (per esempio: si fa saltare tutto e si aggiunge il peperoncino alla fine per il piatto degli adulti).
Il procedimento è semplice: scaldate un poco di olio nel wok (va bene un olio di semi o di oliva leggero) e unite, se gradite, della salsa di soia. Unite del riso con semplici verdure sbollentate: carote, cavolo e cipolla sono la base di qualsiasi piatto dal sapore orientale.
Potete aggiungere mandorle, broccoli e gamberetti. Oppure tocchetti di pollo, peperoni e mais. La carne di maiale si sposa bene con la cipolla leggermente caramellata. Una piccola frittata semplice, tagliata a listarelle, aggiunge la giusta morbidezza a ogni mix di verdure.
Se usate tofu o seitan, lasciateli soffriggere qualche minuto ad alta temperatura prima di aggiungere gli altri ingredienti, con la crosticina croccante li apprezzeranno anche i bambini.
Completate il piatto una guarnizione a piacere: prezzemolo sminuzzato, semi di sesamo, un mix di erbette profumate. Servite caldo in ciotole. Se lo mangiamo con le bacchette i bambini si divertono di più.
Poached egg
Quando le preparava la nonna, si chiamavano uova in camicia ed erano per lo più un cibo leggero che veniva somministrato a chi era convalescente. Oggi hanno assunto un posto di rilievo nella cucina internazionale e vengono servite accompagnate da contorni fantasiosi.
L’uovo in camicia va cotto gettandolo crudo e sgusciato in acqua bollente per tre minuti esatti. Per ottenere la forma perfetta esistono attrezzini astuti che si acquistano per pochi euro online o nei negozi ben forniti.
L’uovo perfetto ha l’albume ben rappreso e il tuorlo liquido e cremoso che fuoriesce al primo taglio.
Servite le poached egg su un toast di qualsiasi tipo di pane leggermente abbrustolito e ricoperto di una crema di verdure. La crema di avocado condita con pochissimo sale, olio e limone (ma anche non condita) è perfetta.
Vanno bene anche spinaci saltati in padella, eventualmente accompagnati da qualche fettina di bacon croccante. Pomodori al forno e insalatina, champignon saltati con uno spicchio d’aglio, fettine di salmone affumicato, asparagi, patate in padella, fettine di zucca al forno: tutto si accompagna bene al nostro uovo, che va servito caldissimo, in cima al suo contorno, senza aggiunta di sale o di grassi.
Il crostone si mangia con coltello e forchetta e un toast a parte per fare la scarpetta. Per i genitori l’accompagnamento è un bicchiere di vino bianco fermo, fresco e profumato.
Jacked potatoes
Le patate cotte al forno, con la buccia e al cartoccio, ripiene di qualsiasi cosa sono una festa per tutta la famiglia. Direttamente dalla Gran Bretagna si preparano con un unico ingrediente di base: patate medio-grandi che vanno cotte in forno, dopo averle lavate e incartocciate nell’alluminio, per un’ora e mezza a 200 °C.
Una volta cotte si sfornano, si aprono a metà con un taglio netto e si sminuzza la polpa bollente aiutandosi con un paio di forchette, formando una sorta di cestino di patata.
Per la farcitura va bene qualsiasi ingrediente: fettine di formaggio fondente come fontina, asiago, toma o cheddar è la base della ricetta classica, assieme alla pancetta saltata in padella.
Ma possiamo sbizzarrirci: un letto di cavoli e qualche tocchetto di salsiccia. Crema di zucca e funghi. Salsa di pomodoro e mozzarella. Zucchine trifolate e pezzetti di salmone su un letto di formaggio fresco tipo Philadelphia o di panna acida, realizzata montando la panna e aggiungendo il succo di limone o qualche cucchiaio di yogurt. Uno stufato di fagioli, un ragù, un sugo di verdure, gli avanzi dello spezzatino di ieri vanno benissimo, così come anche solo un ricciolo di burro e un pizzico di sale.
La nostra preferita? Una patata bollente con un letto di valeriana, crema di pomodori secchi e una burratina fredda. Si sposa divinamente con un bicchiere di rosso.
Buddha bowl
Si chiamano ciotole di Buddha e altro non sono che piatti freddi vegetariani serviti in una ciotola. Sono pasti equilibrati, versatili, velocissimi da preparare, che spaziano dal dolce al salato e sono perfette da portare in ufficio e a scuola. Nascono nella cucina macrobiotica, ma si possono arricchire con numerosi ingredienti per renderle appetibili a ogni palato.
La ciotola si assembla con tutto ciò che piace e che c’è in casa, purché rispetti la proporzione e l’estetica. La proporzione è 70% di ortaggi, 15% di cereali e 15% di proteine. Non serve pesare gli ingredienti: si va a occhio.
L’estetica ha la sua importanza: gli ingredienti non vanno mescolati ma accostati l’uno all’altro, creando cromatismi che rendano l’aspetto interessante. Ai bambini piace perché non sempre apprezzano l’effetto “tutto mescolato” e il conseguente mix di sapori. Inoltre le ciotole possono essere preparate aggiungendo o omettendo un particolare ingrediente a seconda dei gusti.
Di base può esserci un letto di insalata, ma non è necessario. Si dispone il cereale cotto (riso, orzo, farro, couscous o altro) e si accompagna con quattro o cinque tipi di verdure: piselli bolliti, dadini di carote, broccoletti, un’insalata di cavolo viola, mais, barbabietola, germogli, cipolla croccante, carciofi, peperoni, gamberetti, sedano, rapanelli, avocado. Si possono aggiungere elementi stuzzicanti come cubetti di mango o di ananas, fettine di mela o di pera.
La parte proteica è tipicamente fatta di ceci, ma vanno bene anche i fagioli cannellini, il tofu, le lenticchie. Se preferite la versione non vegetariana, mettete cubetti di pesce cotto o crudo, tonno, oppure uno sminuzzato di pollo o tacchino cotto con un poco di curry.
Si condisce versando sopra olio e sale, oppure una emulsione di olio e limone (citronette) o di olio e aceto (vinaigrette). Vanno bene anche la salsa di soia o il succo di un lime.
Non dimenticate di preparare la bowl dolce, per colazione o merenda: un letto di yogurt o una banana frullata, su cui disporre tocchetti di frutta, scagliette di cocco e una manciata di cereali croccanti con frutta secca e semi.
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